La criptovaluta è considerata uno strumento per il riciclaggio di denaro, diversa l’opinione in Nord Europa e USA

Bitcoin

I Bitcoin finiscono sul libro nero della Banca D’Italia. Secondo il rapporto UIF, infatti, la criptovaluta sarà uno delle problematiche che Bankitalia dovrà affrontare per contrastare il riciclaggio di denaro. Si tratta certamente di una visione che va in controtendenza rispetto alle recenti aperture dei Paesi del Nord Europa e degli USA, mercati propensi a gestire le criptovalute piuttosto che contrastarle e lasciarle proliferare nel deep web. Questa loro tesi è avvalorata dal fatto che il riciclaggio di denaro è un fenomeno ancora legato quasi esclusivamente al denaro cartaceo perché l’ammontare complessivo di Bitcoin non risulta particolarmente rilevante.

Anche il procuratore generale di Roma, Luigi Ciampoli, è preoccupato dall’ascesa delle criptovalute, non tanto per questioni legate al riciclaggio di denaro, quanto per i rischi che possono correre i cittadini. Secondo il procuratore, serve infatti un intervento legislativo che permetta di rendere effettiva la tracciabilità degli acquisti per evitare la vendita di beni illegali.

Nel frattempo l’utilizzo dei Bitcoin continua a crescere.