Benjamin Dean di WisdomTree riflette sulla crescita e i traguardi raggiunti dagli asset digitali e si interroga sulle future opportunità.

asset digitali

In poco più di dieci anni gli asset digitali sono diventati, partendo da zero, un ecosistema variegato, florido e in rapida crescita. Secondo alcuni valori, come la capitalizzazione di mercato, di recente l’ecosistema ha superato l’equivalente di 3000 miliardi di USD.

Una cifra che non include il valore delle attività che sono state costruite sulle reti di asset digitali o che le utilizzano, come per esempio Coinbase, che attualmente vale oltre 70 miliardi di USD, e FTX, che recentemente ha ottenuto una valutazione di 25 miliardi di USD. Inoltre, le transazioni facilitate da alcuni di questi sistemi di pagamento decentralizzati hanno generato un totale di oltre 100 miliardi di USD – in termini di USD al giorno – una cifra che non include le transazioni effettuate all’interno di servizi di pagamento a circuito chiuso, come Cash App o Blockchain.com.

Con una crescita e dei traguardi di questo tipo, che non sono più semplici ipotesi, ci si può chiedere: in quali direzioni potrebbe crescere in futuro questo spazio e quali opportunità potrebbe creare? Quando si riflette sulle risposte a tali domande, è utile inquadrare il pensiero in un contesto di casi d’uso emergenti e cambiamenti tecnologici.

Payments è il caso d’uso originale – la “killer app” – per le reti di asset digitali, che non è destinato a scomparire. Lo sviluppo più importante in tale contesto è l’integrazione delle reti di asset digitali (e delle relative funzioni di pagamento) nelle piattaforme internet esistenti e nelle applicazioni di pagamento su dispositivi mobili d’uso quotidiano. Ad esempio, Twitter, il social network di Jack Dorsey, ha cominciato ad assegnare un portafoglio Bitcoin Lightning ai profili degli utenti, consentendo agli iscritti di inviarsi “mance” (Tips) in maniera semplice e veloce, in cambio di contenuti. Sono sempre più numerosi i portafogli Bitcoin Lightning open source che compaiono negli app store dei dispositivi mobili e che offrono un’interfaccia utente con un design migliorato (ad es. Muun, Pine, BlueWallet). A questo si affiancano nuove modalità per acquistare Bitcoin, come il “buono di ricarica”, il modello di voucher di Azte.co. Western Union avrà bisogno di cambiare il suo business model – di nuovo.

Al contempo, gli sviluppatori continuano a individuare altre nuove modalità per sfruttare appieno le funzioni delle applicazioni decentralizzate in piattaforme come Ethereum, Solana o Avalanche. Il campo della finanza decentralizzata (DeFi) terrà in piedi fino a tarda notte chi è dalla parte della finanza tradizionale (TradFi), dal momento che i servizi di exchange (ad es. Uniswap), prestiti di criptovalute (ad es. Aave) e yield farming (ad es. yearn) attirano nuovi utenti.

I token non fungibili (Non Fungible Tokens, NFT), più semplicemente considerati come asset digitali utilizzati per l’acquisto di oggetti unici, collezionabili, rientrano tra gli elementi fondamentali nell’ascesa dell’ecosistema degli asset digitali del 2021. Hanno attirato nuovi utenti, soprattutto dal settore dell’intrattenimento e dell’arte, portando avanti varie attività tramite piattaforme come OpenSea. Le prime iterazioni dei business model viste in questo spazio nel corso del 2021 potrebbero evolversi prossimamente. Se si mettesse insieme l’approccio tecnico degli sviluppatori con quello creativo di chi si occupa di arte, musica e videogiochi, si otterrebbe un risultato eclettico.

Il settore ludico è un altro ambito in cui si incentiva la funzione degli smart contract. Da anni, questo settore genera un fatturato superiore a quello di Hollywood. Di recente, 500 milioni di persone si sono connesse per guardare le finali di un torneo di eSport. Le reti di asset digitali forniscono sia le infrastrutture che supportano i token in-game sia le economie, che supportano molti di questi mondi virtuali (ad es. Axie Infinity). Con l’assottigliarsi del confine tra vita reale e cyberspazio bisogna essere pronti al modo in cui può cambiare l’approccio delle persone che interagiscono finanziariamente in quelli che alcuni oggi chiamano metaversi.

Tutto ciò avviene in un contesto di continua evoluzione e miglioramento tecnico. Questo mese, la rete Bitcoin è stata caratterizzata da un importante aggiornamento – denominato Taproot – che ha l’obiettivo di migliorare la privacy e la sicurezza della rete. A un certo punto, la piattaforma Ethereum farà la tanto attesa transizione verso un meccanismo di consenso proof of stake, che rappresenterà una nuova fonte di rendimenti per chi sostiene l’ether nel contesto di gestione di un validator node. Infine, è attesa una maggiore interoperabilità tra le reti di asset digitali dovuta al fatto che le persone tenteranno di sfruttare la combinazione di funzioni specializzate che offrono le diverse reti.

Non è semplice pensare al futuro dell’ecosistema degli asset digitali, se si considera l’imprevedibilità delle comunità di sviluppatori open source e il processo di ripetizione, prova ed errore tipico di questa macchina imprenditoriale.

Eppure questo aspetto non riguarda solo gli asset digitali, ma costituisce una dinamica essenziale delle nuove tecnologie nel corso del loro sviluppo, della loro commercializzazione e della loro diffusione.

Negli ultimi dieci anni l’ecosistema degli asset digitali è stato caratterizzato da vari alti e bassi, che l’hanno fatto arrivare dove si trova oggi e che continueranno a caratterizzarlo mano a mano che saranno sviluppate nuove funzioni tecnologiche e gli utenti si imbatteranno in nuovi problemi, per i quali nuove soluzioni sono fornite dalle funzionalità delle reti di asset digitali.

di Benjamin Dean, Director, Digital Assets, WisdomTree