Barracuda Networks ha analizzato i pro e contro sull’utilizzo aziendale di Ad blocker

L’uso di ad blocker in azienda è l’oggetto di una recente analisi di Barracuda Networks che ne ha voluto studiare i pro e i contro sulla base di numerosi studi condotti sul fenomeno.

L’uso dei software per l’eliminazione dei messaggi pubblicitari si va sempre più diffondendo a livello mondiale. I numeri variano da fonte a fonte, ma un recente studio riporta queste cifre:

  • globalmente il numero di utenti che usano software di ad blocking è cresciuto del 41% anno su anno;
  • nel secondo trimestre 2015, il 16% della popolazione online negli Stati Uniti bloccava i messaggi pubblicitari;
  • nell’ultimo anno l’uso dei sistemi di ad blocking è cresciuto del 48% negli USA e del 35% in Europa.

Secondo un altro studio, tuttavia, solo il 33% degli utenti intende bloccare tutti i messaggi. Il restante campione intervistato ha espresso una qualche disponibilità a visualizzare messaggi testuali o immagini fisse. Gli intervistati, inoltre hanno indicato diverse ragioni per volere usare un software di ad blocking.

Finora, questi sistemi sono stati utilizzati soprattutto da utenti privati, ma la situazione potrebbe cambiare presto. Il New Media Lab della Simon Fraser University ha recentemente pubblicato una ricerca secondo la quale l’uso di ad blocker nelle aziende riduceva il consumo di banda del 25%. Un valore che rappresenta un risparmio significativo in termini di costi di gestione della rete. Adblock Plus ora può essere installato anche a livello aziendale, aggiungendo un ulteriore livello di difesa al sistema. Questo genere di blocchi può essere particolarmente utile per gli utenti mobili che non sempre operano all’interno del perimetro di protezione.

Tuttavia, non tutti sono d’accordo sull’utilità di un simile livello di protezione endpoint a livello aziendale.  Inoltre, alcuni editori tenderanno a loro volta a bloccare gli utenti che utilizzano una tecnologia di ad blocking, il che significa che gli utenti potrebbero non essere in grado di accedere a contenuti necessari per il proprio lavoro

Indipendentemente dall’approccio scelto per il blocco dei messaggi pubblicitari, gli utenti in un’azienda devono essere avvisati sui danni che possono essere fatti dai messaggi malevoli o ingannevoli. Esattamente come il phishing o gli allegati eseguibili delle email, questi messaggi possono essere vettori di virus e infezioni da malware, furto di credenziali e altri tipi di attacco. Gli utenti devono essere consapevoli di questi rischi e sapere come evitarli.