Il 4K è il prossimo grande salto per il mondo broadcast e TV, e ora è il momento di accelerare

[section_title title=4K: è ora di abbracciare il futuro]

Il 2014 si sta ormai delineando come l’anno di svolta per il 4K.

I produttori di televisori stanno scommettendo sull’Ultra High Definition come la prossima grande risorsa dell’home entertainment e stanno presentando una serie di nuovi schermi UHD, anche se al momento non c’è una grande disponibilità di contenuti 4K. Netflix e Amazon ci credono già e promettono di distribuire video in 4K tramite servizi di video streaming on line con largo anticipo rispetto alle emittenti tradizionali. In altre parole, secondo gli esperti, il 4K è pronto ad esplodere.

Ci sono, naturalmente, parecchi scettici che credono che questa spinta verso il 4K sia prematura. Le motivazioni sono carenza di contenuti, uno standard non ancora consolidato e infrastrutture inadeguate da parte delle emittenti. E sebbene il 4K offra una risoluzione quattro volte maggiore rispetto al Full HD, c’è un rilevante dibattito sulla questione: può il solo numero di pixel fornire davvero una migliore esperienza visiva?

L’Ultra High Definition (UHDTV) è anche minata da una mancanza di chiarezza su una serie di aspetti che il Forum for Advanced Media in Europa (FAME) ha affrontato durante il recente convegno. Co-presieduto dall’Europe’s Digital Interoperability Forum e dall’European Broadcasting Union, FAME si propone di elaborare una tabella di marcia per l’introduzione della TV 4K, riunendo attorno a un tavolo emittenti e produttori di televisori.

Stephan Heimbecher – Head of Innovations and Standards di Sky Deutschland, che sta giocando un ruolo di primo piano in queste tematiche, dichiara: “La TV UHD per avere successo deve portare un forte cambiamento nell’esperienza visiva.”

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