La maggior parte degli utenti è preoccupata per la sicurezza dei più diffusi sistemi operativi mobili (21,2%) e per il livello di privacy di Google (18,3%).

Scienza e fantascienza: le nuove frontiere della privacy

Kaspersky ha analizzato i dati anonimi forniti volontariamente da Privacy Checker, un sito Web che offre consigli utili sulle impostazioni della privacy per vari servizi e piattaforme Internet. I risultati dell’analisi rivelano su quali servizi e piattaforme online gli utenti hanno riscontrato i maggiori problemi di privacy. I dati mostrano che la maggior parte degli utenti è preoccupata per la sicurezza dei più diffusi sistemi operativi mobili (21,2%) e per il livello di privacy di Google (18,3%).

Gli utenti di Internet lasciano delle “impronte” digitali ogni volta che utilizzano vari servizi online. Queste impronte possono includere i siti Web visitati, le foto caricate online e le interazioni sui social media (come commenti, post e reazioni). Configurare correttamente le impostazioni della privacy nei servizi digitali può aiutare a ridurre il numero delle proprie tracce digitali, nonché a mantenere il controllo delle proprie informazioni personali. La ricerca di Kaspersky ha preso in esame i servizi e le piattaforme di cui gli utenti sono più preoccupati per quanto riguarda la privacy e la sicurezza dei dati personali.

Le informazioni sono state ottenute sulla base dei dati anonimi sulle visite al sito Web di Kaspersky Privacy Checker tra dicembre 2019 e agosto 2021. Kaspersky ha controllato per quali servizi e piattaforme gli utenti hanno aperto le istruzioni per le impostazioni di sicurezza il maggior numero di volte.

Tra le richieste di privacy più popolari rientrano le impostazioni di Google su Android (11,1%), le regole di sicurezza per il sistema operativo Android (7,3%) e le impostazioni di WhatsApp su Android (5,9%).

Per quanto riguarda i social network, gli utenti hanno visualizzato più frequentemente le pagine di sicurezza di Facebook su varie piattaforme (15,7%). Instagram è stato il secondo social network più recensito in termini di numero di richieste per le impostazioni sulla privacy: la sua quota totale è stata del 9,9%. TikTok ha ottenuto il terzo posto con una quota dell’8,1% di richieste per le impostazioni di sicurezza. Considerando che il suo pubblico attivo mensile è quattro volte inferiore a quello di Facebook (689 milioni contro 2,9 miliardi), i numeri mostrano che anche la privacy di TikTok è fonte di preoccupazione per gli utenti.

Tra i servizi di messaggistica, gli utenti sono più preoccupati per il livello di sicurezza di WhatsApp: la quota di richieste sulla sua security policy è stata del 13,9%.

Anche il social network russo VK è entrato nelle principali ricerche globali, con il 7,7%. VK è il social network più popolare in Russia e la quota di richieste di istruzioni di sicurezza tra gli utenti russi è stata del 25,3%.

“La maggior parte delle azioni che svolgiamo quotidianamente sul web crea la nostra ‘impronta digitale’. Queste tracce possono includere l’indirizzo IP, commenti, foto e geotag, o dati biometrici ricavati da tali foto. Le statistiche del progetto Privacy Checker mostrano che gli utenti hanno iniziato a interessarsi attivamente alla privacy e alla sicurezza dei loro account e stanno cercando di ridurre la loro impronta ove possibile. L’elevata percentuale di richieste relative a TikTok indica sia l’interesse per la piattaforma stessa sia la preoccupazione degli utenti per alcune delle pratiche di raccolta dati della piattaforma, che sono state recentemente oggetto di discussione sui media”, ha commentato Sergey Malenkovich, head of social media di Kaspersky.