Il colosso degli e-payments si lancia nel business dei prestiti online alle imprese con “Working Capital”, al momento disponibile solo negli USA.

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A causa della crisi, sempre più aziende si trovano nella condizione di avere bisogno di un finanziamento per poter rimanere a galla. Analogamente a quanto fanno i privati, anche in questo caso è essenziale cercarne uno vantaggioso tramite il confronto delle varie offerte proposte dalle banche. Solo dopo aver raccolto sufficienti informazioni relative a costi e vantaggi di ogni formula trovare il prestito più conveniente per la propria impresa sarà davvero possibile.

Nell’ambito del credito alle imprese, in America si stanno sviluppando delle importanti novità. PayPal ha infatti lanciato una nuova formula di concessione di prestiti, chiamata “Working Capital”, che per il momento è disponibile solo sul mercato USA. Il pagamento avviene tramite un finanziamento dell’8% del fatturato di un anno della Pmi di riferimento e fa parte dell’erogazione dei prestiti online.

In particolare, la nuova formula è indirizzata a favorire le piccole e le medie imprese che non ricevono in maniera sufficiente i finanziamenti e, quindi, non sono incoraggiate nella ripresa economica. Con la stipula di un prestito on line, è necessario indicare sin dall’inizio la somma che si necessita e che deve essere restituita attraverso il capitale dell’impresa presente su conto PayPal, senza versare alcun interesse aggiuntivo.

L’azienda può comunque decidere quanta parte di capitale destinare in fase di restituzione del prestito (la cifra non deve essere superiore al 30% sul totale).

Di conseguenza, le vendite che l’impresa deciderà di rilevare verranno indirizzate al sistema online di pagamento in automatico, che non segnalerà alcuna irregolarità se si dovessero verificare dei periodi in cui non ci sono vendite oppure queste subiscono un calo improvviso.

Al momento il programma è stato pensato per 90 mila commercianti presenti nel circuito PayPal e gli importi massimi per ogni Pmi non devono essere superiori a 20mila dollari.

L’unica cosa ancora non chiara è la modalità che verrà adottata per erogare i prestiti. Come, infatti, ha precisato la rivista economica Forbes, gli istituti di credito potrebbero vedere di cattivo occhio l’ingresso di PayPal nel settore del credito alle imprese.

Tuttavia, PayPal, diversamente da una banca, non accede in modo diretto ai dati finanziari dell’impresa che deve finanziare, bensì gode del potere informatico sui business in atto.