Le vendite via smartphone e tablet raddoppiano, gonfiando i volumi del mercato dell’eCommerce a 13,3 miliardi di euro

Se c’è un settore che sta rivoluzionando davvero la vita di milioni se non di miliardi di persone, è quello del mobile e dei dispositivi cellulari. Questi, infatti, accompagnano milioni di utenti dall’acquisto dell’ultimo dispositivo, scelto informandosi sugli smartphone Samsung o i tablet Apple, in ogni istante di vita. Dall’allenamento, migliorato dalle applicazioni relative al fitness e alla forma fisica, al sonno, monitorato con attenzione dai sensori, dalla lettura alla musica, con i servizi di fruizione integrati, all’acquisto, direttamente da casa di prodotti di tutti i tipi, i mobile addicted non vivono praticamente mai senza smartphone alla mano.

Secondo i dati dell’Osservatorio eCommerce B2c, promosso dal Politecnico di Milano e da Netcomm, le vendite online verso consumatori italiani o stranieri sono aumentate, guardando ai siti nazionali, del 17%. Simile è l’incremento degli acquisti in rete da parte degli italiani su portali nazionali e non. Il valore complessivo dell’eCommerce passa così dal 2,6 al 2,5% del totale delle vendite al dettaglio, specialmente nei settori dell’editoria, dal 4 al 7%, dell’informatica, dal 7,5 al 10,5%, e nell’abbigliamento, dal 2,9 al 4%.

In questo scenario le vendite via smartphone svolgono un ruolo da protagonista registrando un incremento del 100% nel 2014 e superando il miliardo di euro, pari al 9% dell’eCommerce complessivo. Aggiungendo quelle via tablet, l’incidenza del commercio online tramite dispositivi mobili raggiunge il 20% del totale.

Il numero degli acquirenti, pari a oltre 16 milioni di italiani, un numero ancora di molto inferiore rispetto ai web shopper di altri paesi europei, comprende circa 10 milioni di clienti abituali, che generano il 90% circa del valore dell’eCommerce, e 6 milioni di clienti sporadici. La media della spesa annua, invece, intorno ai 1.000 euro è in linea con quella degli altri paesi europei di 1.100 per i tedeschi, 1.000 per i francesi e 700 euro per gli spagnoli, ad eccezione dei 2.000 spesi dai compratori online inglesi.

Per quanto riguarda le aziende ecco che, con un mercato in crescita del 16% circa rispetto al 2013, quello virtuale del web sembra essere il terreno più fertile su cui investire. Le Dot Com, cioè le imprese che basano il loro commercio sulla rete, pesano per il 54% delle vendite, mentre il restante 46% in mano alle imprese tradizionali è in realtà costituito per buona parte, il 32%, da terze aziende di servizi. Il peso dei produttori e dei retailer tradizionali si ritaglia, quindi, una fetta piuttosto contenuta del 14%.

Per le sole vendite di prodotti gli eCommerce superano, poi, il 70% del totale, sebbene solo tre su dieci sono gli esercizi commerciali virtuali con utili e margini positivi. Coniugando leadership di gamma, prezzo e alta qualità dei servizi, è però possibile innovare e alimentare positivamente il proprio commercio. A questo proposito ben 30 sono le imprese tradizionali che nel 2014 hanno iniziato un portale per l’eCommerce, specie nel settore abbigliamento e accessori, senza considerare il 30% dei brand che, già attivi sulla vendita online, si sono rivolti ad un service provider per implementare sviluppo del sito, gestione della comunicazione e altri servizi logistici.

Con la crescita della vendita via smartphone o tablet che sostiene e amplia in mobilità l’eCommerce, sono circa un migliaio, di cui 54 italiane, le startup interessate a migliorare il processo commerciale tramite merchant, operatori che vendono online prodotti o servizi, e service provider, cioé aziende che offrono soluzioni di supporto all’attività eCommerce. Primari, per le imprese che si affacciano ora sul mercato, sono infatti obiettivi relativi alla rete come la possibilità di rendere il processo di eCommerce sempre più semplice, più rapido, in ottica di one-click buy, più multicanale, integrando canali e device e offrendo all’utenza esperienze di acquisto geolocalizzate e sempre più personalizzate e migliore dal punto di vista della customer experience, facendo attenzione a servizi di valore aggiuntivo e garantendo supporto per tutta l’operazione di compravendita.

La vendita via smartphone o tablet, già di per sé comoda e sicura, diventa sempre più diffusa ed è lì che si focalizzano le energie delle aziende vecchie e nuove per attrarre clienti, migliorare i servizi e servirsi della tecnologia e dell’innovazione per rendere l’esperienza di acquisto ogni volta unica, completa e soddisfacente per i propri consumatori mobile.