Nel 2014 ci si aspetta una crescita pari al 2,9% delle spese effettuate con carta di credito dai consumatori italiani, mentre per il 2015 dovrebbe essere del 2,6%.

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possibilità di mettere CartaSì e i suoi prodotti finanziari a confronto con quelli di American Express, Visa o degli altri istituti di credito per scegliere il servizio più vantaggioso, infatti, sempre di più sono i cittadini che fanno spese grazie alla tessera di pagamento.

Tra i pochi segnali positivi che in questo periodo arrivano in merito ai consumi degli italiani e che danno una qualche speranza su di un’inversione di tendenza dell’attuale crisi economica, si segnala, infatti, proprio quello dell’aumento preventivato per gli anni 2014 e 2015 delle spese effettuate con carta di credito, come rilevato dalle statistiche di Banca d’Italia e dall’Osservatorio CartaSì nel suo ultimo report.

Numeri in risalita che suscitano, a detta degli stessi analisti, una certa positiva sorpresa che giunge da un settore, quello appunto dell’uso delle varie tipologie di carte di credito, che in Italia ha comunque sempre proposto numeri inferiori che nel resto d’Europa e che durante la crisi di questi anni ha subito drastici cali, un po’ per le abitudini degli italiani ma anche per oggettive difficoltà.

I numeri elaborati e diffusi in questi giorni dicono che per il 2014 ci si aspetta una crescita pari al 2,9% delle spese effettuate con carta di credito dai consumatori italiani, mentre per il 2015 dovrebbe essere del 2,6%: numeri che oltre ad indicare una prospettiva di crescita sono stati rivisti leggermente al rialzo rispetto all’ultimo report. In termini di volumi totali si ipotizzano 81,7 miliardi contro i 76 del 2012.

Una parte importante la fanno gli acquisti on line pagati appunto con carte di credito, che se nel 2012 sono stati il 12,3% del totale, dovrebbero passare addirittura al 17,2% per l’anno in corso. Anche in questo caso le stime sono state riviste in crescita, in quanto nel precedente rapporto si ipotizzava un più misero 13,9%.

Dunque alcuni numeri sembrano effettivamente indicare una fine della pesante recessione in corso ed una maggiore fiducia e propensione alla spesa da parte dei consumatori italiani, nonché una maggiore apertura verso modalità di acquisto come l’e-commerce ed i pagamenti con carta di credito, molto più diffusi all’estero che qui da noi.