Il leader della telefonia cellulare rileva America Online, il colosso che a inizio millennio provò a cambiare la storia di internet

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Internet è media e messaggio, forma e contenuto, soggetto e oggetto di una società che si autocelebra sempre più attraverso le espressioni dell’online. E la commistione di strutture e linguaggi tra l’universo dei contenuti e quello del cyberspazio è giunto da tempo a piena maturazione. Disporre di una connessione sempre attiva è un’esigenza primaria a cui adempiere, comunicare è una necessità e la rete è ciò che la soddisfa appieno. Le possibilità e le risorse a disposizione oggi sono incalcolabili, le aspettative dei clienti sempre più alte e le alternative tantissime, al punto che gli utenti si servono del web per porre Fastweb e le sue tariffe a confronto con quelle di Infostrada, Telecom, ecc., alla ricerca di servizi sempre più performativi.

Verizon si prende AoL, l’internet service provider che acquistò Time Warner

America Online (AoL) è un nome che ha fatto la storia di internet. Nel 2001, l’internet service provider acquistò Time Warner per 165 miiardi di dollari. All’epoca fu una rivoluzione: per la prima volta, fu davvero chiaro a tutti come la nuova direzione delle telecomunicazioni fosse nell’incontro tra le infrastrutture di rete e i contenuti. L’ambizioso progetto posto in essere 14 anni fa non produsse i risultati sperati, il numero di media controllati da America Online oggi si è ridotto a poche manciate, il valore dell’azienda è andato a picco. Aol cambia proprietà.

Verizon, leader statunitense della telefonia cellulare, ha acquisito l’ISP per 4,4 miliardi di dollari con l’obiettivo di dare ulteriore crescita a una rete internet veloce in forte espansione e che è orientata in maniera sempre più concreta verso attività di tipo commerciale.

I dettagli dell’accordo

Verizon potrà offrire ora un servizio di streaming video molto più efficace ai propri utenti anche se il reale obiettivo della società di telefonia è orientata soprattutto alla vendita della pubblicità che la fornitura di video ad alta qualità su internet può garantire. Inoltre, il colosso della banda larga ha acquisito tutte le proprietà tecnologiche e intellettuali possedute da AoL, oltre ai pochi canali mediatici ancora sotto il controllo del provider.

Secondo gli accordi, Verizon acquista America Online al prezzo di 50 dollari ad azione, a cui occorre sommare un premio del 17% sul valore dei titoli al momento della chiusura della borsa dell’11 maggio e i 300 milioni di dollari circa che il fornitore di servizi internet ha maturato nel corso degli ultimi anni (pur avendo chiuso il 2014 con un utile di 126 milioni di dollari). La cifra sborsata da Verizon, inoltre, è superiore del 23% al valore medio delle azioni della società del web calcolato sugli ultimi tre mesi.