L’Unione Europea ha deciso di fissare un nuovo tetto alle spese di commissione delle carte di credito, che farà risparmiare 7 miliardi

Nuove norme per le carte di credito. L’Unione Europea ha infatti stabilito un tetto alle spese di commissione sulle carte, dopo aver ricevuto il via libera dell’Europarlamento. Il provvedimento mira a ridurre i prezzi dei beni e dei servizi, in quanto capita sempre più spesso che i commercianti facciano pagare ai clienti i conti delle transazioni. Sono sempre più  coloro che scelgono di attivare una carta, dopo aver cercato l’offerta più conveniente utilizzando il comparatore di carte di credito offerto da SuperMoney. Basti pensare che nel 2013 i pagamenti effettuati con carte e bancomat hanno superato i 100 miliardi di euro.

Verranno risparmiati oltre 7 miliardi di euro

Per dare un’idea della diffusione delle carte, secondo i dati del 2013 (i più recenti disponibili) erano attive 760 milioni di carte, vale a dire che ogni cittadino europeo ne possiede circa 1,5. Il nuovo massimale per le commissioni di carte è stato fissato allo 0,3% della transazione, mentre per quanto riguarda i bancomat la medesima soglia è dello 0,2%. Si stima che grazie alle nuove norme potranno essere risparmiati 730 milioni di euro all’anno per i clienti e 6 miliardi per i commercianti.

I nuovi tetti saranno in vigore a partire dalla prossima estate. Sicuramente vi era bisogno di un adeguamento delle spese di commissione, in un’epoca in cui i pagamenti digitali stanno lentamente ma inesorabilmente affossando quelli tradizionali. Il valore medio di un pagamento con carta si assesta sui 49 euro, mentre i 100 miliardi di euro sforati dai pagamenti con carte nel 2013 rappresentano un incremento del 6% rispetto al 2012.

Le carte di credito sono il pagamento digitale più diffuso

Analizzando poi l’intero settore dei pagamenti digitali, emerge chiaramente il predominio delle carte. Esse rappresentano infatti da sole quasi la metà del totale dei pagamenti effettuati (43,5%) non in contante. Seguono poi quasi allo livello bonifici (26,5%) e bancomat o carte prepagate (24%). Molto più staccati gli assegni, al 4% e le nuove forme di pagamento come la moneta digitale, ferme al 2%.

La riforma dei tetti decisa dall’Unione Europea viene quindi in soccorso sia dei commercianti che dei consumatori, facendo in modo che i primi non cerchino di risparmiare facendo spendere di più gli ultimi. Resta dunque solo da attendere l’estate per capire quanto risparmio sarà effettivamente generato a seguito dei nuovi massimali per le commissioni.