Dalla sicurezza delle transazioni con carte di credito a quella del trasporto valori: la Pmi italiana Card Tech porta la biometrica nelle banche

Addio password: nuova normalità e riconoscimento biometrico

La biometrica, una tecnologia già applicata da qualche tempo alle carte di credito, ora punta a conquistare i sistemi di sicurezza bancari, in particolare per quanto concerne il trasporto valori. Il grande pregio di questa tecnologia è infatti la sicurezza: per pagare con una carta di credito biometrica non serve digitare alcun codice, ma la transazione viene autorizzata tramite riconoscimento dell’impronta digitale. Un sistema analogo potrebbe rivoluzionare il settore del trasporto valori, garantendo una maggiore sicurezza, sempre comunque nel totale rispetto della privacy.

SicurPos, il progetto internazionale di Card Tech

La Pmi udinese Card Tech non smette di far parlare di sé. Dopo l’applicazione di sistemi di riconoscimento biometrici alle carte di credito, ora ha avviato un progetto pilota chiamato SicurPos. Lo scopo è elaborare un sistema di riconoscimento delle guardie giurate addette al trasporto valori grazie alle impronte digitali.

Al progetto, il primo nel suo genere, hanno collaborato Card Tech, che ha realizzato e brevettato PinKey Smart per il riconoscimento dell’impronta digitale, Battistolli, società italiana leader nel trasporto valori, e Ingenico Group, una multinazionale francese che vanta oltre 27 milioni di terminali Pos installati in tutto il mondo.

Come funziona il progetto pilota

Nello specifico SicurPos prevede di dotare il personale Battistolli di un documento di riconoscimento biometrico in formato carta di credito. Il sensore per la lettura dell’impronta digitale sarà installato direttamente sulla tessera di riconoscimento, evitando così di dover coinvolgere nell’operazione apparecchiature terze che potrebbero essere oggetto di attacchi informatici.

All’ingresso delle varie filiali bancarie l’addetto al trasporto valori dovrà identificarsi semplicemente appoggiando il polpastrello sul sensore integrato nella carta biometrica, avvicinandola al terminale di lettura della smart card. Se il riconoscimento dell’impronta avviene correttamente, la carta comunicherà in modo contactless con il lettore, permettendo così l’accesso dell’addetto al trasporto all’interno della filiale.

Se anche un operatore dovesse smarrire il suo documento di riconoscimento, non vi sarebbe poi il pericolo che un malintenzionato possa usarlo al suo posto per introdursi nella banca. La carta biometrica, infatti, può essere utilizzata solo dal legittimo proprietario.

SicurPos è anche molto attento alla privacy. I dati relativi all’avvenuto riconoscimento del personale rimarranno sotto forma di memoria criptata all’interno del terminale usato per la lettura della smart card e non verranno inviati a database esterni.

I tempi di attuazione del progetto

Le prime sperimentazioni sono già in corso e entro la fine di settembre dovrebbe partire il progetto pilota ufficiale, con la partecipazione di diversi gruppi bancari italiani. Se la prima fase di attuazione del progetto dovesse dare esiti positivi, la tecnologia biometrica di Card Tech potrà poi essere esportata anche all’estero.