Alcuni casi pratici illustrati da Vodafone Italia

Saranno 20 miliardi i dispositivi connessi entro il 2020 secondo una recente stima da Gartner. Un fenomeno questo che sta rivoluzionando il mondo di operare delle aziende e che, sulla base di diversi studi, permette di registrare ritorni sugli investimenti entro i 7-12 mesi dall’avvio dei progetti IoT. Maggiore efficienza, crescente competitività e riduzione degli sprechi  rappresentano alcuni dei benefici riscontrabili dalle organizzazioni a seguito dall’implementazione di sensori ed altri dispositivi connessi. Non solo: le ripercussioni positive si esternalizzano anche nei confronti di ambiente e cittadini, insomma sull’intero sistema Paese.

Di queste nuove applicazioni in ambito Internet of Things ne ha parlato Vodafone Italia che, a seguito dell’acquisizione di Cobra Telematic, ha iniziato ad investire in tecnologie IoT, evidenziando alcuni casi di utilizzo in diversi ambiti aziendali e sociali. Ad oggi la multinazionale  ha superato la soglia dei 62 milioni di connessioni IoT a livello globale, e in Italia garantisce la connessione alla rete di circa 7,5 milioni di oggetti

Automotive e parcheggi intelligenti

In ambito Automotive Vodafone ha realizzato dei sensori Narrowband IoT che posti sotto l’asfalto permettono di migliorare sensibilmente la gestione dei parcheggi, identificando quali sono i posti disponibili in una città o in un parcheggio. In questo modo, attraverso un’applicazione del comune scelto, il cittadino potrà prenotare il proprio parcheggio o vedere le varie disponibilità e nel caso, qualora fosse tutto pieno, ipotizzare l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici (con associato un sistema di acquisto dei biglietti dei mezzi). Un sistema questo che permette di ottimizzare il traffico e ridurre le emissioni.

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Inoltre, con l’arrivo del 5G saranno avviate applicazioni Car-to-Car che, sfruttando la velocità della nuova rete, consentiranno ad esempio di far frenare in automatico una vettura posta dietro ad un’altra che inchioda bruscamente.  Alcune soluzioni IoT sono però già inserite all’interno delle auto come ad esempio i nuovi modelli BMW o Volkswage, ma anche la  nuova Pagani Huayra dove sono presenti due SIM, una che chiama i soccorsi quando i sensori disposti sulla vettura registrano un incidente, e l’altra dedicata all’entertainment e alla navigazione e localizzazione.
Con una partnership con Enjoy, Vodafone ha realizzato una soluzione di rilevazione GPS e monitoraggio del parco auto e scooter dotata di dashboard di geolocalizzazione e di monitoraggio da remoto. Non solo auto però: Yamaha TMAX Connect è la prima moto connessa di Yamaha che garantisce il servizio di primo soccorso e di geolocalizzazione del veicolo.

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Anche il mondo delle bibiclette può essere smart: Piaggio Wi-Bike consente all’utente di essere costantemente connesso alla propria biciletta, con la conseguente diminuzione dei rischi di furto, un forte deterrente all’acquisto del prodotto. Sono previste anche applicazioni legate alle performance della bici. 

Industria 4.0

A seguito del decreto Calenda che sta favorendo gli investimenti in tecnologie di ultima generazione per abilitare le fabbriche intelligenti, sono molte le imprese manifatturiere italiane che stanno abbracciando l’IoT per efficentare i loro progetti industriali. Ad esempio è stata presentata una piattaforma per la gestione dei fluidi nei silos che, grazie, a diversi sensori inseriti al loro interno, possono consentire di valutare i differenti parametri registrati, così da stabilire quali interventi effettuare (manutenzione predittiva) ed evitare pratiche lente e pericolose in alcuni casi.

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Non solo: grazie ad un accordo con Arduino è stata realizzata una struttura modulare dove i diversi sensori interagiscono il sistema inventato da Banzi e del software in Cloud, così da permettere di configurare una soluzione industriale finita in poco tempo.

Smart Cities e agricoltura 2.0

L’obiettivo è rendere le città dei veri e propri poli autonomi ed ecosostenibili, dove le tecnologie abilitano processi aziendali e migliorano la sostenibilità dell’intero centro urbano. Vodafone ad esempio ha installato delle centraline  che monitorano l’andamento del clima, identificando temperatura, umidità ed altri valori che definiscono il grado di benessere o malessere dell’aria. I dati raccolti vengono integrati con quelli delle previsioni del tempo, diventando in questo modo la discriminante per avviare progetti o meno, come ad esempio la posa della fibra ottica o gli scavi per una impresa edile. Le stesse tecnologie sono utilizzare nel settore agricolo, dove, sfruttando anche altri sensori disposti nel terreno o droni che sorvolano il terreno, è possibile valutare con esattezza quando è il momento di seminare, di utilizzare diserbanti e pesticidi ed infine quando effettuare la raccolta dei frutti o verdure. Tutto ciò abilità un’agricoltura il più biologica possibile, consente di controllare scientificamente l’andamento della coltura e dosare con giudizio l’acqua per irrigare.

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Con Waste Metering è stato invece realizzato un sistema per la gestione dei cassonetti dell’immondizia che consente di ottimizzare la raccolta dei rifiuti e il percorso dei camion rifiuti, anche da remoto.  Sono connessi anche i contatori casalinghi di acqua, gas, luce e riscaldamento e dotati di dashboard con lettura consumi da remoto e segnalazione guasti (Smart Metering). Vodafone ha inoltre realizzato un sistema di illuminazione intelligente che consente di tenere traccia dei consumi e del traffico e che permette di segnalare eventuali malfunzionamenti e guasti.

Questi sono solo alcuni degli ambiti applicativi dell’Internet of Things. Ad oggi sono ancora poco le applicazioni realizzate, ma nel prossimo futuro ci sarà una vera esplosione del settore” ha spiegato Manlio Costantini,  Direttore Enterprise di Vodafone Italia.