La valuta cinese renminbi (RMB) acquisisce importanza. Durante il workshop “Renminbi-Hub Frankfurt” sono stati analizzati rischi e vantaggi

Si è tenuto oggi a Milano il workshop “Renminbi-Hub Frankfurt”, organizzato dall’Associazione Frankfurt Main Finance e.V. in collaborazione con l’Associazione Bancaria Italiana. Durante l’evento, i rappresentanti del centro finanziario di Francoforte hanno spiegato alle banche interessate con sede in Italia come possano offrire un valore aggiunto significativo ai loro clienti aziendali proponendo operazioni finanziarie in renminbi. Durante la manifestazione il direttore della Bank of China, Bernd Meist, oltre ad altri, ha sottolineano l’importanza dell’internazionalizzazione del renminbi per i decision-maker aziendali.

 

La valuta cinese renminbi (RMB) acquisisce enorme importanza. Già oggi con una quota del 2,45% a livello mondiale, il renminbi si colloca in quinta posizione nelle transazioni internazionali ed è la seconda valuta di scambio in tutto il mondo. Accanto al dollaro e all’euro, il RMB promette di diventare la terza valuta più importante del pianeta. Sempre più imprese cinesi insistono per fatturare in renminbi. Questo perché le imprese soffrono da un lato per la rivalutazione della loro divisa e dall’altro per l’impossibilità di garantirsi in modo efficace da rischi di questo tipo sul proprio mercato di capitali.

 

Su questa base, dal punto di vista dell’impresa italiana esiste una possibilità di ottenere sconti interessanti in RMB. Supponendo che questo vantaggio in termini di prezzi si attesti sulla stima prudente del 2,5% e che la quota delle operazioni condotte in RMB aumenti dall’attuale 20% buono al 40%: sulla base di questa stima prudente le imprese dell’Eurozona potranno risparmiare fino a 1,75 miliardi di euro all’anno in più. Alle imprese italiane toccherebbero 177,5 milioni di euro. Le imprese italiane commerciano con la Cina con risultati progressivamente migliori. L’Italia è un partner commerciale importante della Cina: nel 2014 il volume d’affari dei due paesi ammontava a 35,5 miliardi di euro.

 

Le imprese vogliono tuttavia tenere sotto controllo il rischio di cambio, in quanto le fluttuazioni dei cambi rappresentano sempre rischi importanti per le aziende che si occupano di commercio o investimenti. Questo vale in particolare per le piccole e medie imprese. Il centro finanziario di Francoforte mette oggi a disposizione delle banche nell’Eurozona e dei loro clienti aziendali strumenti appropriati per la gestione delle operazioni di pagamento.

 

I vantaggi che le imprese possono ottenere dalle operazioni in renminbi tramite Francoforte possono essere riassunti in sei punti.

 

Primo vantaggio: a tutt’oggi le transazioni in renminbi avvengono prevalentemente ad Hong Kong in dollari statunitensi. Per esempio, in caso di fatturazione in renminbi, un importatore spagnolo deve dapprima cambiare gli euro in dollari e poi i dollari in renminbi. In futuro questo passaggio dal dollaro così come i costi e i rischi di fluttuazioni valutarie correlati spariranno.

 

Secondo, ora le imprese possono disporre di conti in renminbi con giornata uguale in quanto i pagamenti possono essere effettuati all’interno del proprio fuso orario. A oggi questo può avvenire solo nelle prime ore della mattina con l’ora dell’Europa centrale (CET).

 

Terzo, esiste anche un vantaggio di fatturazione. Oggi circa l’80 % delle fatture nel commercio bilaterale vengono espresse in euro o in dollari. Gli esportatori cinesi sostengono pertanto l’intero rischio di valuta senza che il mercato finanziario cinese offra loro strumenti sufficienti per proteggersi. Secondo la valutazione di imprese esperte, se i partner italiani accetteranno il renminbi come valuta per i contratti, in base alle dimensioni, i loro partner commerciali cinesi applicheranno prezzi dal due al sei percento più vantaggiosi.

 

Quarto vantaggio: il pagamento avviene nello spazio giuridico europeo e questo è importante per le medie imprese.

 

Quinto: il mercato europeo offre sempre più la possibilità di finanziare investimenti in Cina in renminbi dall’Europa. In questo contesto l’Istituto per la ricostruzione (KfW) svolge un ruolo guida e ha emesso il primo prestito in RMB a Francoforte.

 

Per finire, per gli investitori, siano essi privati o istituzionali o imprese, esiste la possibilità di investire a breve, medio e lungo termine sui mercati cinesi azionari e obbligazionari. Un cambio di valuta nello spazio giuridico proprio e del proprio fuso orario abbassa notevolmente i rischi.

 

A Francoforte, le imprese possono condurre le loro transazioni finanziarie con i loro partner commerciali cinesi come di consueto tramite la loro banca di fiducia italiana. Indipendentemente dalla banca presso la quale intrattengono il loro conto in renminbi, possono sempre utilizzare la clearing bank in renminbi a Francoforte. A questo scopo, la banca locale intrattiene un conto presso la Bank of China a Francoforte che provvede al regolamento dei pagamenti in renminbi. La novità è questa: fino a oggi i pagamenti in renminbi potevano essere eseguiti solo su piazze finanziarie selezionate in Asia, in particolare Hong Kong. Ancora oggi, in Italia non è possibile effettuare operazioni in renminbi.