Secondo Sarah Roberts, docente alla UCLA, migliaia di controllori in carne e ossa lavorano in condizioni di forte stress

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Ogni giorno, 24 ore su 24, migliaia di persone controllano i contenuti dei social media – da Facebook a Twitter e YouTube – filtrando milioni di dati, analizzando i contenuti di post, video, immagini, accertandosi che non siano violenti e disturbanti.

Ritmi elevatissimi, altissime condizioni di stress, ambienti di lavoro isolati, stipendi bassi e inquadramenti contrattuali ambigui. Negli USA stanno partendo le prime cause di lavoro. Lo racconta a Estreme Conseguenze Sarah Roberts, massima esperta mondiale in materia, professoressa presso l’Università californiana UCLA.

Solo recentemente i vertici dei social media hanno ammesso di avere tra le loro fila un esercito di ‘controllori’ in carne e ossa, algoritmi e filtri artificiali non sono più in grado di verificare l’enorme flusso di dati mondiali. A EstremeConseguenze.it Roberts racconta le condizioni di lavoro di queste persone, come funziona la Commercial Content Moderation, ancora avvolta da un velo di segretezza e omertà.