La sicurezza si conferma una priorità per Bancolini Symbol che lancia sul mercato Smarty Spacer, il dispositivo che segnala acusticamente, con vibrazione o led, le situazioni di mancato rispetto del distanziamento interpersonale. Con informazioni, gestite in forma assolutamente anonima e senza alcuna geolocalizzazione, le aziende possono limitare il rischio di contagio da Coronavirus per il proprio personale.

Smarty Spacer
Smarty Spacer

Bancolini Symbol compie un ulteriore passo nello sviluppo di sistemi che migliorano e rendono più sicure le attività lavorative quotidiane. Smarty Spacer è il dispositivo di protezione, ideato in Italia, che segnala, attraverso vibrazione, segnali acustici (buzzer) o input visivi (LED), il mancato rispetto delle distanze di sicurezza.

Grazie ad un sistema di radiofrequenza Bluetooth, l’apparecchio stima la distanza rispetto ad uno o più dispositivi, all’interno dello stesso ambiente. Con un raggio d’azione di 20 metri, il protector può essere indossato sia con clip al petto sia come un braccialetto.

Estremamente resistente e leggero, Smarty Spacer è dotato di una luce led che avverte di essere ad una distanza inferiore rispetto a quella prevista dalla normativa vigente. Per garantire un livello di funzionamento ottimale, il dispositivo dev’essere indossato, orientando la luce verso l’esterno. Presenta una batteria che può durare fino a 4mila ore e, con un peso di appena 20 grammi, risulta estremamente comodo per chi lo indossa.

Attraverso un intuitivo menù, questo dispositivo può essere configurato, impostando le modalità di utilizzo più vicine alle proprie esigenze e possono essere applicati tre tipi di raggi d’azione per il distanziamento interpersonale: Very close (1.2-1.5 metri), Close (2-3 metri) e Detect (4-5 metri).

Smarty Spacer rileva dati di prossimità in forma assolutamente anonima associandoli all’identificativo dell’apparecchio. Inoltre, non è in grado di localizzare le posizioni assolute, ma fornisce solo stime delle distanze relative. Questo dispositivo è, in aggiunta, in grado di rilevare situazioni di shock o forti urti, segnalare assembramenti e monitorare il comportamento delle persone.

La mappatura dei contatti può avvenire sia online che offline. La prima modalità è in real time e trasferisce sullo smartphone dell’utilizzatore, oppure su gateway dislocati negli ambienti, le informazioni sulle violazioni delle distanze di sicurezza rilevate. I dati possono poi essere trasferiti ad un server centrale ed utilizzati per segnalare e/o tracciare i contatti avvenuti.

In modalità offline, i log acquisiti vengono invece trasmessi in punti particolari come, per esempio, luoghi di ricarica, mense e aree ristoro. In questo modo, è sempre possibile ricostruire la mappa dei contatti ed eventualmente procedere con le segnalazioni, secondo le modalità definite dall’azienda.