I molestatori domestici usano lo stalkerware per tracciare tutte le attività delle vittime attraverso un software di sorveglianza segreto.

Stalkerware

3.158: è questo il numero di utenti europei colpiti nel 2022 dallo stalkerware, 405 solo in Italia. Sono questi i numeri condivisi dal The State of Stalkerware, il report annuale di Kaspersky che mira a fornire una migliore comprensione del numero di persone che a livello globale sono state colpite da questa forma di stalking digitale. Nel 2022, i dati di Kaspersky rivelano che 29.312 singoli utenti in tutto il mondo sono stati colpiti da stalkerware, un numero in linea con i 32.694 utenti del 2021. Nonostante la diminuzione costante registrata negli anni precedenti al 2021, questa stabilità evidenzia la portata globale dello stalking digitale e indica che il problema al momento non è ancora stato risolto.

I primi tre Paesi europei colpiti da stalkerware sono stati Germania (737), Italia (405) e Francia (365). Rispetto al 2021 fino al settimo posto della classifica (Paesi Bassi), i Paesi più colpiti in Europa rimangono invariati, ma entrano in classifica Svizzera, Austria e Grecia.

A livello mondiale, Kaspersky ha rilevato casi di stalkerware in 176 Paesi, dimostrando come lo stalking digitale continui a essere un fenomeno globale che interessa tutti.

StalkerwareI 10 Paesi più colpiti da stalkerware nel 2022 in Europa

Lo stalkerware è una vera e propria violenza digitale. Si deve intervenire

Lo stalkerware è un software disponibile in commercio che può essere installato in modo nascosto sugli smartphone, consentendo agli autori di sorvegliare ogni fase della vita privata di un utente a sua insaputa. Poiché l’autore del reato richiede l’accesso fisico (e i codici) al dispositivo, lo stalkerware è spesso utilizzato nelle relazioni di abuso. Nonostante i dati raccolti da Kaspersky siano anonimi, altre ricerche hanno dimostrato che sono soprattutto le donne a essere colpite da questa forma di violenza digitale, che rappresenta un’altra dimensione della violenza e deve essere intesa come un continuum di quella offline con effetti reali e negativi sulle vittime.

Il parere degli esperti

La Dott.ssa Leonie Maria Tanczer, Professoressa Associata presso l’University College di Londra e responsabile del Gruppo di ricerca UCL “Gender and Tech”, ha sottolineato la rilevanza della ricerca di Kaspersky: “E’ fondamentale disporre di dati sullo stalkerware perché le prove quantitative sull’entità e la natura delle forme di violenza e controllo abilitate dalla tecnologia sono ancora limitate. Sebbene il report offra solo informazioni sugli utenti di telefonia mobile che utilizzano le soluzioni di sicurezza informatica di Kaspersky, possiamo prevedere che la portata dell’utilizzo di stalkerware sia molto più ampia. Si tratta quindi di dati preoccupanti ma utili, che possono contribuire a incentivare la ricerca, l’industria e la pratica ad accelerare lo sviluppo di strategie di mitigazione sia legali che tecniche che aumentino non solo l’individuazione ma anche la diffusione del software di sorveglianza”.

Inoltre, Elena Gajotto, Vicepresidente di Una Casa per l’Uomo, ha commentato:
Il cyberstalking ha un impatto concreto sulla vita reale di chi lo subisce. Ci sono effetti psicologici, fisici e sociali a medio e lungo termine che vediamo quotidianamente nei nostri centri antiviolenza. Il cyberstalking comprende diverse tipologie di comportamenti, come l’invio continuo e insistente di messaggi, il monitoraggio dell’attività della vittima o altre forme di persecuzione online e, come afferma lo stesso studio, è possibile che il cyberstalking sia semplicemente uno strumento aggiuntivo nel kit dello stalker. È quindi importante sottolineare la pericolosità di questo fenomeno e, per questo, la società deve prestare maggiore attenzione alle vittime di violenza digitale. A tal fine, stiamo lavorando con i nostri utenti e collaborando con Kaspersky e tutti i partner della Coalition Against Stalkerware per sostenere le vittime e per formare meglio i professionisti che lavorano nel campo della violenza domestica”.

Le iniziative di Kaspersky contro lo stalkerware

Kaspersky sta lavorando attivamente per migliorare la protezione degli utenti. In questo contesto, Kaspersky ha aggiornato il Privacy Alert, una notifica che, oltre a segnalare la presenza di stalkerware su un dispositivo, avverte l’utente che nel caso in cui decida di rimuoverlo di conseguenza verrà avvisato anche chi lo ha installato. Da quando è stato introdotto nel 2019, il Privacy Alert di Kaspersky è stato integrato in tutte le soluzioni di sicurezza consumer dell’azienda per garantire la protezione contro lo stalkerware.

Kaspersky collabora con esperti e organizzazioni nel campo della violenza domestica, dai servizi di assistenza alle vittime ai programmi per gli autori di violenza, fino alla ricerca e alle agenzie governative, per condividere le conoscenze e sostenere sia i professionisti che le vittime. Kaspersky è uno dei co-fondatori della Coalition Against Stalkerware, un gruppo internazionale dedicato alla lotta contro lo stalkerware e la violenza domestica. Dal 2021 al 2023, Kaspersky è stata partner del consorzio del progetto europeo DeStalk, cofinanziato dal Programma Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza dell’Unione Europea. Nel giugno 2022, Kaspersky ha lanciato un sito web per condividere ulteriori informazioni su TinyCheck, uno strumento gratuito, sicuro e facile da usare per controllare i dispositivi alla ricerca di stalkerware e app di monitoraggio.