L’e-commerce assume sempre più una connotazione omnicanale e non deve essere pensato come un’alternativa al negozio fisico ma come un’integrazione dello stesso.

e-commerce
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Con l’ondata di digitalizzazione che ha coinvolto l’Italia e gli altri Paesi, negli ultimi mesi sono tantissime le realtà che hanno deciso di aprire un e-shop per vendere online i propri prodotti o servizi. Questo trend, però, ha portato molti commercianti a voler aprire soltanto una piattaforma di vendita in rete. Tuttavia, se è vero che i costi di gestione di un e-commerce sono di gran lunga inferiori rispetto a quelli di un negozio è altrettanto corretto che l’uno non deve sostituire l’altro. Ecco, quindi, le quattro motivazioni per le quali un negozio in rete non potrà mai sostituire del tutto gli acquisti fisici.

  1. E’ difficile che all’interno di uno shop online si sviluppi lo stesso legame emozionale che si crea in un negozio fisico. Non è detto che ciò si verifichi, ma quando questo accade dà sicuramente forza e valore agli acquisti.
  2. Il fattore immediatezza, in particolar modo per i negozi sotto casa. E’, infatti, sufficiente entrare nello store per effettuare l’acquisto, senza dover aspettare i tempi di spedizione. Ad oggi, le consegne si sono molto accorciate e a volte la spedizione viene effettuata entro poche ora dall’acquisto
  3. La possibilità di girare nel punto vendita, toccare la merce, vedere i colori dal vivo e lasciarsi ispirare dall’atmosfera del negozio. Questo può invogliare il cliente a guardare anche altro, oltre a ciò per cui è entrato nel negozio.
  4. Ci sono prodotti dall’alta componente emozionale (come ad esempio gioielli, oggetti d’arte, stoffe e tessuti) che rendono maggiormente se visti di persona e soprattutto toccati. In questo caso, l’acquirente può effettivamente entrare in contatto con il prodotto e capire subito se può essere di suo gradimento o meno.

Secondo l’esperienza di Luca Gerini, la forza del negozio fisico sta proprio nel riuscire ad incentivare la relazione tra imprenditore e acquirente e, a tal proposito, ha affermato: “Durante il lockdown, l’e-commerce ha mostrato tutto il proprio potenziale, permesso a tanti clienti di scoprire i benefici di ricevere un prodotto a casa. Dall’altro lato, ha esaltato il potenziale delle vendite a distanza. Questo potenziale non è solo legato alle vendite ma soprattutto al fatto di avere dei team nei negozi che diventano più digitali, assistendo i clienti via chat e via video. Le aziende connettono i negozi e l’e-commerce con un solo obiettivo: soddisfare il cliente ovunque esso si trovi. Sino a febbraio esisteva un cliente e-commerce ed uno retail, oggi esiste solo un cliente”.