Ecco una serie di consigli e soluzioni per riuscire a ottenere i dati dal database di Microsoft Outlook

Come riparare un database corrotto di Microsoft Outlook

Tanti scherzi crudeli circolano tra gli amministratori di Sistema riguardo a uno dei più gravi problemi di MS Outlook, che danneggia gli utenti, che non possono più usare le mail a causa del blocco di Microsoft Exchange Server.

Il problema non riguarda Outlook in sè, ma il modo in cui interagisce con gli altri programmi di Windows e, in questo caso, con Windows Domain Controller, il programma Microsoft usato nei network aziendali.

In alcuni casi (e accade troppo spesso, specialmente quando l’amministratore di Sistema è maldestro), Domain Controller e Microsoft Exchange “cadono”. Possono rompersi nello stesso momento o uno dopo l’altro e, a seconda delle combinazioni, gli utenti possono vedere diversi errori. Il risultato è sempre lo stesso: un problema. Qualsiasi operazione di lavoro nella rete aziendale smetterà (compreso Outlook, quello fondamentale per ogni operazione aziendale), e questo non accadrà a un solo computer, ma danneggerà tutte le machine.

Un’altra sfida difficile è quella di ripristinare il Sistema ed eseguirlo il prima possibile (o nel più breve lasso di tempo), prima che diventa impossibile. Riparare Exchange Server è come provare a riparare una rete da pesca indossando guanti da sci, e le capacità dell’amministratore di Sistema non possono essere ignorate.

Un altro problema: possibili licenziamenti, specialmente nel peggior scenario. Immagina di stare lavorando per un’azienda da qualche tempo. Hai ottenuto contatti, il tuo database, un network di connessioni, e improvvisamente, in un giorno terribile, sei disconnesso da Exchange Server e dal tuo account business Office 365. Il capo ti indica la porta. Ti resta solo da sbattere la porta più forte possibile e non portare nulla con te, nemmeno la posta e i contatti, dato che Outlook non funziona.

Sembra che le email esistono ancora, ma non è possibile usarle.

Veloce non significa eccellente

Infatti, è tutto possibile. Nonostante lo scenario appena descritto, il tuo computer ha ancora un file *.ost che contiene TUTTE le informazioni necessarie per continuare le operazioni di lavoro (indirizzi, email, allegati, calendario, e, in altre parole, è l’ultima copia sincronizzata dell’intera casella email). Ad ogni modo il problema con Exchange Server non è qualcosa che ti dovrebbe preoccupare molto!

Il file *.ost non è nascosto troppo in profondità. Il percorso più facile per trovarlo (e funziona con la maggior parte dei client email) è questo: Apri Outlook – File – Impostazioni Account  e nella tabella Impostazioni Dati cliccare Apri Cartella, o usare Explorer C\Users\%username%\AppData\Local\Microsoft\Outlook

Non sembra complicato, vero? Ma è il passaggio dove si nasconde il trucco: aprire semplicemente o esportare il file *.ost in Outlook è impossibile. “Ma come?” esclama l’utente! “Perchè Microsoft mi prende in giro in questa maniera?” La scienza deve ancora risolvere questo enigma, che si accoppia a “Chi ha ucciso Kennedy?”, “Perchè gli egiziani hanno costruito le Piramidi?” e “C’è vita su Marte?”

E noi, i meno fortunati, siamo costretti a trovare le risposte.

LA VITA È DIVENTATA MIGLIORE, LA VITA È DIVENTATA PIÙ FELICE

E la soluzione ovviamente esiste. È vero che Outlook non permette di esportare i file *.ost dentro di se, ma permette di usare i file *.pst, che sono il database di Outlook. Ad ogni modo, l’algoritmo per accedere alle email diventerà questo: trovare il file .ost, convertirlo in .pst e aprire .pst in Outlook. C’è ancora qualcosa da fare: trovare un programma adatto a convertire*.ost in *.pst.

Microsoft non ha creato una App simile, quindi l’unica opzione è quella di affidarsi a sviluppatori di terze parti. Per esempio, andate su  https://osttopst.recoverytoolbox.com/it/. Ma perchè questi ragazzi? Beh, per prima cosa sono professionali e riparano dati da anni, ottenendo la reputazione di servizio affidabile ed efficiente. Non prenderete nessun virus, banner con pop up, o fughe di informazioni con loro. Secondariamente, ma più importante, il Recovery Toolbox for Outlook è la loro App portabandiera, che è il prodotto con la tecnologia più avanzata.

Il programma può convertire *.ost in *.pst, liberandoci dalla pressione di Exchange Server e Windows Domain Controller e offre altri “trucchi” essenziali per risolvere altri problemi legati a Outlook. Per esempio, il programma può riparare file OST o PST corrotti e anche ripristinare email apparentemente cancellate per sempre.

Tutto quello che si deve fare è installare e avviare  Recovery Toolbox for Outlook, scaricare il file *.ost necessario, selezionare la modalità di conversion, aspettare la fine del processo e poi aprire in Outlook il file PST generato. Un grande punto a favour Recovery Toolbox, è l’intuitività e la semplicità d’uso del software. Non è possibile fallire o non orientarsi nell’interfaccia, o “fare casino con le impostazioni”, ma se riuscirai a perderti in un bicchiere d’acqua, il team di assistenza è sempre a tua disposizione.

La licenza, ovviamente, non è gratuita, ma nemmeno esorbitante. Lo sviluppatore chiede una cifra onesta, 49$. Ad ogni modo c’è l’occasione di risparmiare, se il file non è troppo grande ha senso usare online Recovery Toolbox service su https://osttopst.recoverytoolbox.com/online/it/ per convertire *.ost in *.pst. – Costerà solo 10$ per ogni GB di dati.

P.S.: Ad ogni modo, se il crollo del database di Exchange Server causa problem con il Sistema di email aziendale, gli sviluppatori raccomandano (oltre a convertire  *.ost in *.pst) di provare a ripristinare parte dei dati degli utenti dal file *.edb che rimarrà sempre su Exchangee Server, con l’aiuto di Recovery Toolbox for Exchange Server https://exchangeserver.recoverytoolbox.com/it/. Un modo per garantire la protezione totale dei dati.

Come convertire OST in PST

Per convertire i file OST contenenti email, contatti, appuntamenti, note e promemoria, devi fare questo:

  1. Scarica Recovery Toolbox for Outlook qui: https://osttopst.recoverytoolbox.com/it/
  2. Installa e avvia Recovery Toolbox for Outlook
  3. Esegui Recovery Toolbox for Outlook e scegli il file OST che ti serve
  4. Scegli Conversione
  5. Scegli una cartella per salvare il file PST
  6. Apri il file PST in Microsoft Outlook