Crescono le previsioni di vendita dei dispositivi indossabili: 19,2 milioni attesi nel corso del 2014, 111,9 milioni tra 3 anni

Wearable aziendali: a casa come in ufficio grazie all'AR

Siamo solo all’inizio. È questo il pensiero di IDC rispetto al mercato dei dispositivi indossabili, mercato che, secondo l’analista, crescerà fortemente nel mondo e anche nel nostro Paese.

Basti pensare che lo scorso anno sono stati globalmente venduti 6,2 milioni di wearable device, mentre entro la fine del 2014 si raggiungerà quota 19,2 milioni, con una crescita del 209%. Un trend che non è destinato a ridursi: nel 2018 sono stimati 111,9 milioni di dispositivi indossabili venditi nel mondo.

Guardando l’Italia il fenomeno dei wearable device è pronto a decollare. Nel 2014 si prevede una crescita, rispetto al 2013, superiore al 190%, per un totale di circa 700 mila unità vendute. Nel 2018 verranno consegnati quasi 3 millioni di wearable device nel nostro Paese, con una crescita media annua nel periodo 2013-2018 pari al 67%. Entro tre anni si verrà a costituire un mercato da 450 milioni di euro, contro i 27 milioni dello scorso anno.

L’ascesa dei dispositivi indossabili nel mercato italiano, sebbene con un lieve ritardo rispetto al mercato USA, avrà crescite molto interessanti, beneficiando anche della capillare diffusione degli smartphone e delle piattaforme OS ormai ben note agli utenti. Anzi, proprio la saturazione del mercato smartphone costituirà una leva per la diffusione dei wearable device. Sarà però importante il fattore prezzo.

Secondo le ultime ricerche di IDC a livello mondiale, i wearable device che i consumatori preferirebbero acquistare e perciò indossare sono i braccialetti e soprattutto gli orologi (gli smartwatch), con oltre il 40% delle preferenze, seguiti a breve distanza dagli occhiali. Dispositivi specifici, come i capi di abbigliamento e le scarpe, sono sotto il 25%. Questo tipo di device per ora è associato principalmente solo all’allenamento, con un target quindi troppo specifico.

Perché i wearable device abbiano successo sul mercato saranno importanti sia l’estetica che la funzionalità. Gli annunci fatti negli ultimi giorni dai principali produttori hanno dimostrato un’attenzione particolare alla ‘good looking technology’; chi riuscirà ad abbinarla a un’esperienza d’uso immediata riuscirà ad accaparrarsi buone fette di mercato e di ricavi. – commenta Gabriele Roberti, Senior Research Analyst di IDC Italia – Come è già successo nel mercato degli smartphone, i device su cui è più evidente l’effetto moda potranno beneficiare di un premium price. Le applicazioni health/fitness nel breve-medio termine saranno le più diffuse, ma saranno affiancate da quelle per la localizzazione/navigazione e da quelle che riusciranno a unire ‘context awareness’ e social”.