Lanciato un nuovo satellite a banda larga in orbita e creato un nuovo sito per aiutare i cittadini a trovare il provider più adatto

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Il digital divide da oggi è un po’ meno ampio. È stato, infatti, lanciato in orbita un satellite a banda larga per i paesi Baltici, ora che Estonia, Lettonia e Lituania sono stati aggiunti alla rete di provider per gli stati membri. I 28 Paesi dell’Unione potranno così usufruire di un servizio internet più veloce ma soprattutto più capillare, grazie ad una velocità di download fino a 20Mbps e di upload fino a 6Mbps.

La disponibilità della banda larga via satellite in tutti gli stati dell’Unione Europea è un passo fondamentale per creare un “Continente Connesso”, ha commentato Neelie Kroes, Vice Presidente e Commissario UE per l’Agenda Digitale (DAE) durante un recente discorso al Parlamento Europeo, nel quale è stato anche lanciato il nuovo sito web www.broadbandforall.eu. Questo portale, creato da ESOA (l’Associazione degli Operatori Satellitari Europei), offre informazioni pratiche ai cittadini per trovare un provider in grado di offrire loro connettività a banda larga, indipendentemente dalla loro ubicazione.

Neelie Kroes ha poi discusso con rappresentanti dell’industria, membri del Parlamento Europeo e decisori politici su cosa sia necessario fare affinché a ogni cittadino sia assicurato il giusto supporto, sia a livello locale sia regionale, per avere accesso alla banda larga satellitare. In questa direzione la tecnologia satellitare è già stata riconosciuta e inclusa nei piani nazionali di supporto alla banda larga in Irlanda, Galles, Francia, Germania, Spagna, Italia e Cipro così come in molte altre regioni. La più recente generazione di satelliti sta infatti giocando un ruolo determinante nel garantire la comunicazione a servizi di emergenza e pubbliche amministrazioni in caso di disastro. Ad esempio, la banda larga via satellite è stata rapidamente impiegata per la connettività di rete di ospedali, servizi di emergenza e protezione civile a seguito del terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna nel 2012.

Lambert Van Nistelrooij al termine della seduta al Parlamento Europeo ha così concluso: “Colmare il digital divide e rendere oggi la banda larga ad alta velocità disponibile ovunque in Europa, senza dover aspettare che lenti progetti di infrastrutture terrestri vengano portati a termine, ha il potenziale di creare posti di lavoro e di migliorare la vita economica delle zone periferiche ed isolate d’Europa”.