11 trend del 2021 per la gestione dei talenti nel settore IT

Talenti, Employer branding e mercato del lavoro post-covid

Al fine di selezionare, attrarre e trattenere i migliori talenti le aziende devono modificare le proprie strategie di employer branding. Nel mercato del lavoro post-Covid, il boom dello smart working ha infranto il tabù della vicinanza al luogo di lavoro, allargando l’area di ricerca dei candidati, e ha evidenziato l’esigenza di profili agili, capaci di lavorare in autonomia e per obiettivi e dotati di competenze trasversali, per gestire imprevisti e cambiamenti senza esserne travolti, e digitali, per poter operare e collaborare da remoto con successo.

Ma è anche emersa l’importanza di costruire un’esperienza aziendale per i talenti che tenga conto di fattori che in futuro saranno sempre più importanti per attirarli e trattenerli in azienda, come l’attenzione alla salute e al benessere psicofisico dei dipendenti, la costruzione di un ambiente di lavoro inclusivo e l’investimento in piani di formazione e sviluppo personale.

Il Talent Trends Report di Randstad Sourceright – società di Randstad, primo operatore mondiale nei servizi per le risorse umane – ha individuato i 10 trend nella gestione dei talenti per il 2021 attraverso un sondaggio condotto su 850 C-suite, responsabili HR e delle strategie per l’acquisizione dei talenti di 17 paesi, che ha indagato le tendenze più importanti in questo ambito nelle organizzazioni attive nei settori automotive, manifattura, finanza, IT e largo consumo.

“La strategia della forza lavoro non è mai stata così importante per i risultati aziendali come in questo momento – afferma Fabio Costantini, Chief Operations Officer Randstad Hr Solutions. La diffusione del lavoro da remoto permette di selezionare candidati senza confini, ma aumenta la competizione per attrarre i talenti agili, in grado di far fare il salto di qualità alle imprese grazie al mix di competenze tecniche e soft. Per vincere la competizione le aziende devono creare una talent strategy che risponda alle nuove domande emerse dalla crisi sanitaria, come l’attenzione al benessere dei dipendenti, l’inclusione e lo sviluppo e riqualificazione professionale, e che al tempo stesso sfrutti le potenzialità del digitale per migliorare la produttività e i processi di selezione”.

11 trend nel settore IT

  1. Talenti più esigenti. L’81% di C-level e human capital leader di aziende IT rileva che le aspettative dei talenti nei confronti dei datori di lavoro sono in costante aumento
  2. Verso una “total talent strategy”. Le imprese sono quindi consapevoli che per attrarre e trattenere i migliori talenti devono costruire un’esperienza aziendale coinvolgente in tutte le fasi del rapporto col talento, dalla selezione all’inserimento fino alla quotidianità del lavoro, e che vada incontro alle aspettative dei candidati in termini di valori e organizzazione aziendale. Il 98% del campione è soddisfatto della “total talent strategy” implementata.
  3. Boom del remote working. Prima dell’emergenza solo il 31% dei lavoratori IT lavorava da remoto. Nel 2020 questa percentuale è salita al 54%.
  4. Lavoro da casa permanente. Un anno di lavoro da remoto ha cambiato la visione dell’equilibrio fra lavoro e vita privata. Ecco quindi che restare flessibili, anche quando l’emergenza sarà rientrata, può essere un’arma in più per attrarre i talenti, oltre che per adattarsi meglio a una situazione fluida. L’85% degli HR sta valutando di rispondere a questa domanda di flessibilità introducendo una politica di lavoro da casa permanente.
  5. Più attenzione a salute e benessere dei lavoratori. Nel considerare le offerte di lavoro, i talenti danno priorità alla sicurezza e alla salute e le aziende che non soddisfano queste aspettative non riescono ad attrarre i talenti migliori. Secondo il 68% degli HR intervistati, un programma di wellness è molto importante per attrarre i talenti
  6. Più produttività con la trasformazione digitale. Nel 2020 il digitale ha consentito alle imprese di garantire la continuità di business e ai lavoratori di restare produttivi, operando e collaborando da remoto. Accelerare la trasformazione digitale aziendale per migliorare collaborazione e connettività sarà un fattore chiave anche nel 2021. Occorre continuare a investire in tecnologie migliorative e indagare quali sono le più utili e apprezzate dai talenti, ad esempio promuovendo delle “pause caffè virtuali” e sessioni faccia a faccia per stimolare l’innovazione. Per il 74% del campione l’innovazione aiuterà i propri team di talenti a focalizzarsi sulle attività cruciali per il business.
  7. Analizzare i talenti con i dati. Il digitale può anche facilitare e ottimizzare le decisioni su eventuali assunzioni o sulla gestione del personale. Raccogliere e analizzare informazioni sulla salute, sulla ritenzione dei talenti e sull’ubicazione dei lavoratori può aiutare a prendere decisioni in risposta all’emergenza sanitaria, ad esempio per misurare il livello di stress dei dipendenti e adottare le opportune contromisure. Per l’84% l’analisi dei talenti è fondamentale per cercare, attrarre, assumere e trattenere i talenti, +6% rispetto allo scorso anno.
  8. Allarme scarsità di talenti. La scarsità dei talenti ha avuto un impatto negativo o addirittura è stata uno dei maggiori punti deboli dell’organizzazione, secondo il 42% degli HR oggetto dell’indagine, il risultato più alto negli ultimi cinque anni.
  9. Riqualificazione i dipendenti per trattenerli in azienda. La competizione per inserire i migliori talenti sul mercato è sempre più accesa e non sempre le imprese riescono a reperire all’esterno le competenze di cui hanno bisogno. Un’alternativa può essere coltivare i talenti già presenti in azienda predisponendo piani di riqualificazione professionale sulle competenze digitali e interpersonali. Per il 100% dei C-level e HR del settore IT la riqualificazione professionale dei dipendenti è la chiave per trattenerli in azienda.
  10. Formazione per gestire i cambiamenti. L’emergenza sanitaria ha portato cambiamenti profondi e accelerato tendenze già in atto nel mercato del lavoro. Nei momenti di crisi diventa fondamentale saper gestire situazioni nuove e impreviste senza esserne travolti e la formazione sulle competenze digitali e trasversali è uno degli strumenti preventivi che possono utilizzare le aziende. Il 78% degli intervistati cita l’intelligenza artificiale fra le principali competenze in cui spera di formare la propria forza lavoro, seguita dalle soft skills con il 56%.
  11. Una cultura dell’inclusione e della diversity. Un’altra tendenza in crescita è l’attenzione dei talenti per le politiche aziendali sulla diversity e l’inclusione sul posto di lavoro, sulle quale aumentano le aspettative di un vero cambiamento. È un fattore di attrazione dei talenti per il 76% del campione.