Le Lobby danno battaglia con l’obiettivo di sollevare sospetti antitrust

L’uscita di Apple Music, il nuovo servizio streaming di Cupertino, minaccia il monopolio di Spotify, che di tutta risposta cerca di portare la discussione in tribunale a Washington.

La causa è semplice: Apple minaccia la concorrenza con accordi scorretti con le case discografiche.

Alcune indiscrezioni riportano che la Federal Trade Commission starebbe valutando Apple Music, e sicuramente l’azienda nata a Stoccolma non può far altro che cavalcare quest’onda.

Apple Attack.

Un semplice eufemismo che racchiude la voglia di primeggiare anche nel settore della musica, dopo aver conquistato quello dei device mobile.

La stampa americana infatti riporta che il Colosso Californiano ha speso 1,2 milioni di dollari nei primi tre mesi dell’anno per lobby a Washington, con priorità sui temi del copyright.

Alcune indiscrezioni vedono Spotify mettere in evidenza come Apple starebbe approfittando delle sue dimensioni per stabilire accordi scorretti con le case discografiche per il suo servizio di streaming.

Si è rivolta direttamente al presidente della commissione giudiziaria della Camera, Bob Goodlatte, e al numero uno della sotto commissione Antitrust, Tim Marino.

Diciamola tutta, ormai i processi e le battaglie antitrust non sono una novità per la Mela, che di recente si è scontrata con il Dipartimento di Giustizia, avendo anche perso l’appello, che l’ha accusata di aver predisposto un cartello sui prezzi per gli ebook.

Non è dato sapersi se la causa continuerà, con la casa della mela che continua a respingere le accuse.