L’aula interattiva mobile SmartBus è un’iniziativa che promuove la consapevolezza sulla sicurezza digitale e che ha coinvolto 4.500 studenti italiani.

SmartBus

Si conclude a Napoli, dopo 14 partecipatissime tappe, da nord a sud in 5 regioni d’Italia, il lungo tour di “SmartBus”, un progetto di Huawei e Parole O_Stili che ha offerto a 4.500 studenti e studentesse, più di 220 classi e 84 scuole scuole secondarie di primo grado, sessioni gratuite di formazione con l’obiettivo di stimolare un adeguato livello di consapevolezza personale sul tema della sicurezza in Internet e sulle opportunità e i rischi legati all’utilizzo degli strumenti digitali.

Allo stesso tempo, l’aula itinerante di Huawei e Parole O_Stili, ha accolto anche diverse centinaia di altri cittadini con il fine di migliorare le conoscenze sui temi della cybersecurity, della privacy e dell’utilizzo degli strumenti digitali, con test di valutazione del proprio livello di consapevolezza e di percorsi formativi simili a quelli rivolti alle scolaresche, ma rielaborati per utenti adulti.

Oltre 300 studenti solo a Napoli per lo SmartBus

Lo SmartBus, che anche nella quindicesima e ultima tappa a Napoli ha accolto più di 300 studenti presso Piazza del Mercato, sede dell’evento conclusivo che ha visto la partecipazione di diversi rappresentanti di istituzioni pubbliche e private.

SmartBus

Il progetto “SmartBus” lanciato in Europa nel 2019, si inserisce nell’ambito di TECH4ALL, il programma globale di Huawei che pone la tecnologia al servizio delle persone e dell’ambiente con numerosi progetti portati avanti in tutto il mondo insieme a partner locali e internazionali con l’obiettivo di promuovere l’inclusione digitale e la conservazione della natura.

La diffusione di una cultura della consapevolezza sull’uso dei media digitali è oggi fondamentale, soprattutto tra le giovani generazioni. In un mondo che sempre di più pone la tecnologia al servizio delle persone e dell’ambiente, è bene che si conoscano le opportunità ed i rischi che l’innovazione porta. Pieno sostegno, dunque, al progetto che Huawei e Parole O_Stili promuovono in giro per l’Italia per educare i ragazzi ad un utilizzo di Internet sicuro, consapevole ed efficace”, afferma Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli.

SmartBus è stato patrocinato dalla Regione Campania, dal Comune di Napoli e dall’associazione di categoria ASSTEL, con la partnership tecnica di Fastweb, SpazioUau, G2EVENTI e EventRent. Per le altre tappe, l’iniziativa è stata patrocinata anche dalle Regioni Piemonte, Lombardia, Toscana e Lazio, dai Comuni di Torino, Settimo Torinese, Novara, Bergamo, Brescia, Cremona, Pisa, Livorno, Grosseto, Viterbo, Frosinone, Salerno e Caserta, oltre che dalla Fondazione Piemonte Innova.

Tanti momenti formativi interattivi, coinvolgenti e divertenti

L’aula interattiva di SmartBus ha offerto momenti formativi attraverso la speciale APP didattica interamente sviluppata da Parole O_Stili per il progetto. Su SmartBus sono stati presenti tutor che hanno avuto il compito di creare un ambiente di apprendimento coinvolgente, interattivo e divertente, utile affinché ragazzi e ragazze potessero relazionarsi attraverso attività in grado di simulare situazioni potenzialmente rischiose come richieste di condivisione di dati o foto.

All’insegna del motto #CYBERSICURIABORDO, la formazione offerta dal programma SmartBus ha cercato di rendere gli studenti e le studentesse capaci di meglio discernere quali risorse online sono adeguate alla loro età e più consapevoli delle diverse misure protettive da adottare per proteggersi in rete come l’utilizzo di software antivirus, l’aggiornamento dei dispositivi, la scelta di password complesse e la configurazione dei social network per massimizzare la privacy dei dati. Le scolaresche hanno anche avuto modo di imparare a navigare online con la stessa cautela che utilizzerebbero nella vita reale e a segnalare immediatamente qualsiasi contatto inappropriato a un insegnante o a un genitore.

Il progetto SmartBus promuove la consapevolezza del Cyber Risk

Secondo un’indagine Ipsos-Changes Unipol del 2022, il 30% degli Italiani non percepisce il Cyber Risk come un pericolo, mentre il 17% dei cittadini non è in grado di valutare questo rischio e le relative conseguenze, evidenziando poca consapevolezza e molta vulnerabilità. Relativamente all’adozione di misure per proteggersi dai rischi informatici, oltre 1 italiano su 2 cerca di contrastare il Cyber Risk fornendo solo i dati indispensabili ed evitando la condivisione di foto, pratica invece molto comune tra i più giovani che manifestano una bassissima percezione del rischio correlato alla pubblicazione di immagini proprie sui Social Network.

Le insidie presenti in rete per i giovanissimi sono numerose. Sempre nel 2022 la Polizia Postale e delle Comunicazioni e i Centri Operativi Sicurezza Cibernetica hanno registrato un aumento dei soggetti (persone o siti web) individuati e deferiti per reati connessi ad abusi tecnomediati a danno di minori. In particolare, l’adescamento online ha coinvolto maggiormente la fascia dei pre-adolescenti (10-13 anni). Mentre i casi di cyberbullismo, in leggera diminuzione, hanno interessato principalmente la fascia di età 14-17 anni.