Una recente ricerca ha sondato i sentimenti di oltre 5000 HR managers italiani verso una forma di lavoro ancora poco definita

Time to Transform: nelle PMI italiane si lavora troppo

Industree Communication Hub e TBS Group, società di ingegneria della comunicazione, hanno condotto una ricerca sulla diffusione dello “Smart Working” in Italia, dopo quella realizzata l’anno passato sulle strategie di employer branding e recruitment.

La ricerca è stata realizzata eseguendo un sondaggio tra oltre 5 mila professionisti italiani dei settori Human Resource Management, Comunicazione interna e Direzione Generale, al fine di comprendere il significato che le aziende attribuiscono allo “Smart Working”, i suoi sviluppi futuri ed i driver di maggiore importanza per la sua introduzione, come l’allineamento delle tecnologie alle nuove necessità di digitalizzazione e campagne di comunicazione volte a trasmettere la Reason Why di progetto. Non vengono tralasciati nemmeno i timori che possono emergere da una tipologia di lavoro in fase di definizione.

Dai dati raccolti – analizzati da Industree Communication Hub – si deduce una sostanziale crescita delle aziende che propongono questa modalità di lavoro, i cui maggiori benefici percepiti risiedono principalmente in un migliore equilibrio tra la vita privata e quella lavorativa (Work Life Balance) e in un approccio più sostenibile. Quasi il 50% delle realtà coinvolte ha già garantito la possibilità di operare dalla propria abitazione, ma non mancano le aziende che sottolineano le possibili criticità, come la dispersione del tempo nelle comunicazioni dovute alla distanza.

La ricerca, che ha restituito alle aziende i risultati ottenuti, si concretizza come un passo verso la conoscenza di una nuova modalità di occupazione, che implica un passaggio dalla cultura della presenza a quella della performance e auspicabilmente un adeguamento delle modalità di valutazione delle stesse.