Il rischio maggiore per le imprese riguarda la perdita dei dati accidentale ad opera dei dipendenti

Un’indagine condotta dai laboratori Kaspersky denuncia che, nel corso degli ultimi 12 mesi, il 27% delle aziende ha subito perdite di dati sensibili per il proprio business dall’interno dell’azienda stessa. La causa principale, diversamente da quanto rilevato nel 2011 – quando per la prima volta sono state rilevate minacce simili – è la condivisione accidentale di informazioni da parte dei dipendenti.

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La ricerca, infatti, dimostra come le denunce di vulnerabilità software siano calate del 9% dal 2011 al 2014 relativamente alle grandi imprese. Sono rimaste invece immutate quelle relative alle fughe involontarie di informazioni causate da dipendenti, ma questo tipo di incidenti è aumentato del 2%. Tali dati suggeriscono che, se da una parte si riesce ad arginare una perdita, dall’altra si rischia di rimanere scoperti su più fronti. Lo smarrimento dei dispositivi o le falle nella sicurezza di un provider esterno sono tanto dannosi quando i bug nei programmi di difesa.
Un dato allarmante, in particolare, riguarda la frequenza con cui si verificano questi episodi. Solo nell’ultimo anno il 40% delle aziende del settore dell’energia ha segnalato difetti software. La percentuale si abbassa di poco nelle telecomunicazioni (35%), che però si distingue per le fughe di notizie causate dai dipendenti (42%).