Il report di MarkMonitor evidenzia come i siti che vendono beni non originali riesca a ingannare una buona parte dei consumatori, utilizzando campagne di marketing e fotografie dei brand originali

MarkMonitor, specializzata nella protezione brand online e parte di IP & Science di Thomson Reuters, ha reso pubblico il suo Shopping Report, che esamina i comportamenti d’acquisto dei consumatori e i dati demografici di chi acquista online prodotti contraffatti.

L’azienda ha lavorato fianco a fianco con Nielsen, che ha fornito analisi dettagliate sulle abitudini dei consumatori: si tratta di dati anonimi tratti da oltre 285mila liste panel negli Stati Uniti e in cinque Stati europei, per otto mesi. Quasi nove milioni di sessioni di shopping sono state monitorate, per  capire se i visitatori visitassero siti che vendono merce legala o contraffatta, conosciuti come rogue site.

MarkMonitor ha anche analizzato le motivazioni dei consumatori, distinguendo le parole chiave ricercate, come ‘a buon mercato’ o ‘sconto’, e termini come ‘falso’ e ‘contraffazione’ per chi cercava riproduzioni non originali. Dallo studio emerge che è aumentato il numero di persone in cerca di occasioni, con un rapporto di 28:1 rispetto a chi cerca prodotti contraffatti: una crescita rispetto allo scorso anno, durante il quale si era rilevato un rapporto di 20:1. Gli utenti analizzati in questo studio, però, sembrano meno soggetti a incappare in siti e-commerce che vendono prodotti contraffatti, con un rapporto di 1:10 contro  una percentuale di circa la metà 5 della precedente ricerca.

L’indagine ha inoltre mostrato che circa un utente su sei viene ingannato dalla qualità percepita in un e-store di merce falsa, rispetto al totale di chi cerca occasioni. “Gli acquirenti esperti sono alla continua ricerca di offerte on-line e cadono vittima di falsari che si camuffano da fornitori legittimi di beni desiderabili” ha affermato Jerome Sicard, Regional Manager Southern Europe di MarkMonitor.

Stando ai dati demografici, il più grande segmento di acquirenti da siti e-commerce che vendono prodotti contraffatti è compresa nella fascia di età 31-50 (il 40% negli Stati Uniti e il 43% in Europa), seguita da vicino dai Millennials nella fascia di età 18-30 (30% negli Stati Uniti e il 25% in Europa). Ma com’è possibile evitare di incappare in questi siti?

Molte merci contraffatte hanno prezzi realistici, simili a quelli di prodotti originali in promozione: un ribasso del 20-25% è paragonabile a un prezzo da saldi o liquidazione. Ecco perché spesso si percepisce che si sta davvero facendo un affare.