Malware potrebbero colpire porti importanti e dirottare navi

Le perdite nel trasporto marittimo hanno proseguito nella tendenza al ribasso a lungo termine con 75 perdite subite nel mondo nel 2014, che diventa così l’anno più sicuro nel settore dell’ultimo decennio. E’ quanto dimostra la terza edizione di Safety and Shipping Review 2015 di Allianz Global Corporate & Specialty SE (AGCS), che prende in esame le perdite marittime riportate superiori a 100 tonnellate.

Le perdite sono calate del 32% rispetto all’anno precedente, situandosi ben al di sotto della media decennale di 127. 
La causa più comune è stata il naufragio (affondamenti/sommersioni) che ha rappresentato il 65% delle perdite nel 2014 (49). Con 13 navi bloccate o distrutte, l’arenamento è stata la seconda causa principale, seguita da incendi/esplosioni (4) al terzo posto, ma con un calo significativo anno su anno. 
Secondo il rapporto, ci sono stati 2.773 incidenti marittimi nel mondo (incluse perdite totali) nel corso del 2014.

Tra le ragioni evidenziate dallo studio non tarderanno ad aggiungersi le perdite dovute al cybercrime poiché il settore marittimo è ormai sempre più interconnesso e dipendente dall’automazione.

Il rischio informatico è oggi agli inizi in questo settore, ma presto porti e navi potrebbero diventare obiettivi interessanti per gli hacker. Le aziende devono simulare questi scenari potenziali e identificare le corrette strategie di attenuazione dei rischi – ha affermato il Capitano Rahul Khanna, Global Head of Marine Risk Consulting, AGCS.

Un attacco informatico che mira alla tecnologia a bordo, in particolare ai sistemi di navigazione elettronica, può portare ad una perdita totale o coinvolgere molte navi di una stessa compagnia – ha aggiunto Sven Gerhard, Global Product Leader Hull & Marine Liabilities, AGCS. Altri scenari possono vedere criminali informatici che colpiscono porti importanti, chiudono terminal o interferiscono con container o dati riservati. Attacchi del genere possono anche dar luogo ad importanti costi di interruzione, oltre a perdite di affidabilità o reputazione.

Anche il settore marittimo non è più quindi al sicuro.