Dalle prime calcolatrici elettroniche agli e-book. Ecco come è cambiata a scuola

Ariadne Interactive Classroom

Messe da parte infradito e creme solari, settembre coincide per molti con il rientro tra i banchi di scuola. E per molti studenti, a partire da coloro che fra pochi giorni siederanno in una classe per la prima volta, il ritorno a scuola rappresenta un momento estremamente importante, che convoglia emozioni intensissime e contrastanti.

Dall’eccitazione di iniziare un’esperienza nuova o di rivedere i compagni dopo un’intera estate, allo stress del confronto con i coetanei o con gli insegnanti, per i giovani studenti l’inizio della scuola coincide sicuramente con il momento più importante del loro anno.

E quella dove i nostri ragazzi inizieranno a breve la loro avventura è sempre più una scuola 2.0, una scuola digitalizzata e aperta alle nuove tecnologie. In questa direzione MyTrendyPhone.it fa il punto della situazione a riguardo.

Quali sono stati nel corso dei decenni le principali novità tecnologiche implementate nelle aule scolastiche?

Negli anni settanta apparivano le prime calcolatrici elettroniche tascabili e si diceva definitivamente addio al calamaio per dare il benvenuto alle prime penne stilografiche; negli anni novanta venivano allestite le prime aule didattiche multimediali, e una minima parte dell’orario scolastico settimanale veniva riservato all’educazione informatica, sebbene non in tutte le scuole del nostro stivale.

Oggi, invece, ci troviamo nell’era dei “nativi digitali”: nessuno tra i ragazzi che questo mese siederà tra i banchi ricorda il momento in cui internet e le tecnologie moderne hanno fatto il loro ingresso nelle loro case; sono nati con tablet e smartphone in mano, e hanno una capacità tecnologica istintiva ed innata. Ma a che punto siamo dunque con la digitalizzazione della scuola?

In questi anni appaiono nelle scuole italiane i primi libri in versione digitale, e un numero sempre crescente di aule viene dotato di tablet come supporto allo studio sia a casa che a scuola.

In tutta Italia, i progetti per la digitalizzazione scolastica sono molti, e coinvolgono sempre più anche il corpo docente, che dovrà per forza di cose restare al passo coi tempi e intraprendere una didattica innovativa e moderna.

Oltre a tablet e eBook, anche la lavagna interattiva multimediale è una new entry degli ultimi anni tra le mura scolastiche: una superficie elettronica interattiva sulla quale si può scrivere, disegnare, visualizzare testi e video, e con cui si può interagire tramite un pennarello o con l’uso delle mani.

Il prossimo passo, si spera nel minor tempo possibile, sarà l’implementazione in tutte le scuole italiane della banda larga, comprensibilmente indispensabile per il processo di digitalizzazione.

Insomma, ci sono ancora tanti passi avanti da compiere, e l’Italia non è certo tra i primi Paesi per presenza del digitale nelle aule, ma qualcosa è stato fatto e nel futuro prossimo sicuramente molto si farà.

La tecnologia, regina indiscussa della modernità, ha fatto definitivamente il suo ingresso nel luogo più importante della nostra società. L’essenziale sarà farne il giusto uso, educando alla modernità con consapevolezza ed intelligenza. E non perdendo di vista l’obiettivo principale: i nostri bambini.

Quanto e in che modo influirà questo processo sulla loro formazione? Arriveremo forse al punto di rimpiangere penne, quaderni e vecchi sussidiari?