Braccialetti elettronici con nuove funzionalità, sistemi di videosorveglianza evoluta per i tribunali, soluzioni cloud per la dematerializzazione dei processi

Per il Ministero dell’Interno il nuovo contratto per la fornitura e gestione dei braccialetti elettronici – che Fastweb si è aggiudicata – introduce importanti novità nel controllo delle persone sottoposte a provvedimento restrittivo. Il progetto prevede, infatti, l’attivazione di 1.000 braccialetti elettronici al mese – un numero di gran lunga superiore a quello del contratto precedente – consentendo una rilevante estensione dell’utilizzo di questo strumento. Fastweb provvederà a fornire l’intera infrastruttura per il collegamento e il controllo a distanza dei dispositivi, installando presso le abitazioni delle persone sottoposte agli arresti domiciliari le centraline (base station) collegate al Centro Elettronico di Monitoraggio che segnalano alle centrali delle Forze dell’Ordine l’eventuale allontanamento della persona soggetta a provvedimento restrittivo dal raggio di copertura.

 Grazie al numero maggiore di dispositivi disponibili e alle nuove funzionalità previste dal contratto, i braccialetti elettronici contribuiranno ad ottimizzare la gestione delle misure cautelari e dei provvedimenti restrittivi, consentendo maggiori garanzie ai cittadini e alleggerendo la pressione sulle strutture carcerarie. Il nuovo contratto prevede, inoltre, la possibilità di utilizzare il braccialetto anche in funzione anti-stalking: l’autorità giudiziaria potrà imporre allo stalker l’obbligo di portare un braccialetto elettronico dotato di dispositivo GPS, mentre la potenziale vittima sarà dotata di apparecchio in grado di rilevare la presenza dell’aggressore nelle vicinanze e di generare in tempo reale una segnalazione di allarme verso le Forze dell’Ordine.

Sempre nell’ottica di accelerare il processo di digital trasformation, il Ministero della Giustizia ha affidato a Fastweb, in convenzione Consip, la realizzazione di una soluzione di videosorveglianza e videoanalisi evoluta per il potenziamento della sicurezza dei tribunali italiani. Il progetto prevede la fornitura dell’infrastruttura, delle videocamere e del software per l’analisi evoluta dei flussi video, in grado di controllare in maniera integrata le aree fisiche interessate e i relativi accessi. Gli ambiti di applicazione sono molteplici e consentiranno di analizzare e di segnalare in tempo reale agli organi competenti eventuali situazioni di rischio, come ad esempio incendi, episodi di disordine pubblico, tentativi di intrusione e di identificare gli individui sospetti. Tale sistema di videosorveglianza avanzata è già oggi attivo in alcuni tribunali italiani.