20 esperti a confronto su Weconomy #12, per fare luce sugli scenari futuri

Le nuove tecnologie stanno trasformando radicalmente il nostro panorama sociale, lavorativo e collaborativo e, quindi, le nostre vite quotidiane. Il quaderno Weconomy #12 “Robot – L’automazione è collaborativa?” raccoglie le interviste a oltre 20 autori ed esperti, che si confrontano su questo tema con punti di vista diversi. Il quaderno è stato realizzato dalla Service Design Company Logotel e scaricabile dal sito.

Il mondo in cui viviamo diventa ogni giorno più automatizzato. Che si tratti dei robot che puliscono casa nostra, degli assistenti vocali che ci ricordano gli appuntamenti della giornata, o dei navigatori che ci suggeriscono scorciatoie senza traffico per arrivare in tempo al lavoro, la “rivoluzione” dell’intelligenza artificiale è già qui.

Ma se gli effetti sul quotidiano ci sembrano evidenti e non particolarmente rivoluzionari, gli impatti delle nuove tecnologie sono molto più vasti e profondi sia a livello sociale sia aziendale. Nell’immaginario collettivo le speranze e i timori legati a queste innovazioni sono diversi e vanno da scenari dominati da una devastante disoccupazione di massa a scenari caratterizzati da una proficua distruzione creativa.

Gli interventi degli oltre 20 autori ed esperti intervistati sembrano comunque convergere sull’idea che “ci sarà sempre una soglia oltre la quale il ruolo dell’essere umano sarà insostituibile” (Carlo Napoli). L’ampiezza dello spettro di professioni e background, che include fisici (Massimo Temporelli), giornalisti (Luca De Biase), filologi (Luca Toschi), manager (Gianpaolo Barozzi, Renato Dorrucci), filosofi (Stefan L. Sorgner) e bioingegneri (Alessandro Vato), per citarne alcuni, sottolinea la pluralità di opinioni necessaria per inquadrare gli sfocati confini di un tema tanto attuale quanto controverso.

Cristina Favini, Strategist, Manager of Design di Logotel e responsabile del progetto Weconomy, ricorda come ci sia la necessità “di tornare a farci delle domande scomode per capire in profondità gli impatti e la posizione da prendere in merito a queste nuove tecnologie, per capire cosa le macchine possono fare o, meglio ancora, non fare. Perché quello che non fanno esalta il nostro modo di essere persone. […] Invece di cimentarci in una perdente corsa contro le macchine, investiamo in una collaborazione con loro, nella quale il “fattore umano” viene allenato, sviluppato e valorizzato.”

Del resto, come afferma Massimo Temporelli, Presidente e co-founder di The FabLab, “la nostra specie è il risultato di una riuscita coevoluzione dinamica e in continuo mutamento tra il nostro organismo, la biologia e la tecnologia, tra natura e cultura”. Secondo l’autore infatti, “la tecnologia è umanizzante. […] Per questo i robot e le AI non solo non devono farci paura ma devono essere accolte con attento entusiasmo.” Per ottenere dei risultati concreti e positivi comunque, sottolinea ancora Cristina Favini, “servirà sempre più investire su nuovi modelli di formazione e apprendimento che insegnino non le soluzioni ma a risolvere problemi.”

Da marzo il Quaderno Robot – L’automazione è collaborativa? è scaricabile dal sito, completamente riprogettato, dove è ora possibile non solo leggere i contenuti, ma anche ascoltarli. Il quaderno è disponibile in italiano, inglese e presto anche in francese (file .pdf, licenza Creative Commons).

Ecco la lista degli autori del Quaderno #12 di Weconomy:

Gianpaolo Barozzi – Sr. Director HR, Cisco

Thomas Bialas – Futurist

Daniele Cerra – Digital Innovation Officer, Logotel

Simone Colombo – Senior Manager Social & Business Community, Logotel

Luca De Biase – Innovation journalist and writer

Renato Dorrucci – Responsabile Formazione, Sviluppo Manageriale e Scuola dei Capi, Intesa Sanpaolo

Cristina Favini – Strategist, Manager of Design Logotel e responsabile del progetto Weconomy

Nicola Favini – Direttore Generale e Manager of Communities Logotel

Maria Grazia Gasparoni – Education Director, Logotel

Kevin LaGrandeur – Professor & Director of NYIT Technical Writing Programs, New York Institute of Technology

Laughing Man – Writer

Carlo Napoli – Head of Open Innovation Culture and Project, Enel

Alberto Sanna – Direttore Centro di Ricerca Tecnologie Avanzate per la Salute ed il Ben-Essere, IRCCS Ospedale San Raffaele

Vincenzo Scagliarini – Community manager Content Specialist, Logotel

Massimo Temporelli – Presidente e co-founder, The FabLab

Elena Tosca – Direttore Master in Meccatronica & Management MEMA, Liuc Business School – Università Cattaneo e Titolare corso “Gestione delle Carriere”, Liuc Univeristà Cattaneo

Luca Toschi – Direttore del Center for Generative Communication, Università di Firenze

Il quaderno include inoltre una serie di videointerviste fatte in occasione della mostra Posthuman a:

Francesco Botturi – Professore di filosofia morale, Università Cattolica Milano

Eyal Burstein – Designer

Francesca Ferrando – Philosopher of the Post-human

Nika Mahnič – Critical writer

Fabio Secci – Adaptive athlete and Customer Experience Manager

Josephine Smart – Professor of Anthropology, University of Calgary

Stefan Lorenz Sorgner – Professor of Philosophy, John Cabot University in Rome

Alessandro Vato – Bio-engineer and Researcher, Italian Institute of Technology Rovereto