I servizi basati sull’identità digitale migliorano l’efficienza della PA e stimolano lo sviluppo del business elettronico a livello comunitario. Parola del Presidente del DTCE

Danilo Cattaneo, Direttore generale InfoCert, è intervenuto nella sua veste di Presidente del DTCE (Digital Trust and Compliance in Europe) alla cerimonia di firma del Regolamento eIDAS (electronic Identifiction Authentication and Signature), svoltasi qualche giorno fa a Bruxelles.

Il Regolamento – firmato dal sottosegretario Antonello Giacomelli e dal relatore del Regolamento, l’europarlamentare Marita Ulvskog, alla presenza di Neelie Kroes, commissario uscente per l’Agenda digitale – detta le regole per l’interoperabilità e il reciproco riconoscimento dei sistemi di autenticazione e identificazione elettronica dei singoli Stati; inoltre, fissa quelle per rendere validi a livello europeo anche i cosiddetti servizi fiduciari (“trust services”) di ciascun Paese, ossia quei servizi ICT quali marche temporali, firme elettroniche, Posta Elettronica Certificata o certificati di autenticazione dei siti web.

In quanto Presidente del DTCE, associazione europea con base a Bruxelles che rappresenta le posizioni di aziende e professionisti dell’ICT specializzati nei temi del Trust e della Compliance, Cattaneo è intervenuto rimarcando l’importanza della diffusione di servizi basati sull’identità digitale per migliorare l’efficienza della macchina pubblica e stimolare lo sviluppo del business elettronico a livello comunitario.

“Gli standard fissati dal Regolamento eIDAS – ha sottolineato Cattaneo – possono favorire la creazione di ambienti digitali in cloud “trusted” e interoperabili e, quindi, di un florido ecosistema basato sulle reali necessità dei cittadini e delle aziende con servizi integrati nei processi di business e nella vita quotidiana”.

L’impatto sull’economia sarebbe enorme secondo Cattaneo. “L’offerta di infrastrutture trusted ad aziende, organizzazioni e cittadini dell’Unione Europea – ha spiegato – determinerebbe un incremento nel volume di transazioni elettroniche. Inoltre, un ecosistema di questo tipo abiliterebbe nuovi modelli di business stimolando la nascita di nuove aziende digitali e consentirebbe al settore pubblico di ridurre la burocrazia e digitalizzare i processi e le procedure”.

Ovviamente sarà rilevante il ruolo degli operatori del settore ICT nel progettare e sviluppare soluzioni in grado di portare concretamente ai cittadini i benefici a cui il Regolamento si ispira. Ciò è in linea con l’impegno del DTCE, la cui mission è favorire la crescita nell’adozione di trust services anche aumentando la qualità dei servizi offerti.