Kaspersky rileva come un terzo degli italiani non prenda alcuna precauzione quando presta i propri dispositivi. Solo il 18% tiene al sicuro i propri dati sensibili

Il 31% degli italiani non protegge i propri dispositivi quando li presta a parenti o amici: lo prova un’indagine svolta da Kaspersky e B2B International. Nessuna misura per proteggere le proprie informazioni o farne una copia di sicurezza, forse perchè non si ha un’adeguata percezione del rischio di perdita o furto di dati. Non tanto per scarsa fiducia verso le persone cui prestiamo i nostri device, quanto perchè non si considera che più persone usano un apparecchio, più probabilità ci sono d’incappare in una frode.

Le statistiche italiane sono simili a quelle europee: più di 1/3 del campione d’intervistati condivide smartphone o tablet con i familiari, il 5% li fa usare anche ai bambini. Nessuno, invece, li presterebbe a colleghi o amici. Di chi condivide il suo device, il 31% non ritiene necessaria alcuna precauzione. Solo il 24% degli italiani (la media europea è del 38%) fa un back-up dei propri dati; il 31% li protegge con una password e il 18% evita direttamente di archiviare informazioni sensibili su tali dispositivi.

Eliminare le informazioni che non dovrebbero cadere nelle mani sbagliate, in particolare disabilitando la modalità di riempimento automatico; cercare di controllare i diritti di accesso degli utenti sul dispositivo e – ancor più importante – usare programmi che forniscano una protezione dalle minacce informatiche“: questi i suggerimenti di Morten Lehn, Managing Director di Kaspersky Lab Italia, che fornisce alcune soluzioni adatte per navigare e condividere con più sicurezza i propri apparecchi. Anche gli utenti più esperti, infatti, possono aver bisogno di una guida per evitare siti nocivi, link sospetti o software dannosi.