Il mercato raggiungerà i 679,1 milioni di dollari entro il 2019. L’azienda non si vuole far trovare impreparata

Secondo una recente analisi di mercato condotta da Polycom il numero di aziende in Medio-Oriente che sta investendo sulle comunicazioni unificate (UC) è in continua crescita, trasformando così la regione nella nuova frontiera d’espansione di un mercato che, anche secondo  Frost & Sullivan, in Medio-Oriente raggiungerà i 679.1 milioni di dollari entro  il 2019 grazie alla disponibilità di un sempre crescente numero di applicazioni messe a disposizione delle società: dalla telefonia aziendale alla videoconferenza.

Secondo l’analisi è innegabile, infatti, come il gruppo di utenti “sempre-connessi” nel Medio-Oriente stia avendo una crescita esponenziale e in modo particolare nella regione UAE. L’aumento dell’enfasi rispetto alla mobility, al BYOD e all’uso di contenuti multimediali sta spingendo questa crescita e l’adozione delle UC nelle aziende in tutte le nazioni e Polycom sta offrendo una risposta a questa crescente richiesta attraverso un’offerta aziendale che riduce le distanze con sicure soluzioni di gestione del video, della voce e dei contenuti per aiutare le aziende a raggiungere i loro obiettivi di business, grazie all’attivazione di una forza lavoro collaborativa che ne migliori la produttività. 

Oltre a questo, poi, la natura pervasiva delle tecnologie di Unified Communication ha permesso la loro espansione all’interno di tutti i settori verticali attivi sul territorio. All’interno del settore educativo, per esempio, le soluzioni UC e VoIP hanno fornito la possibilità di trasformare le strutture scolastiche e le esperienze di apprendimento. Soluzioni come Polycom RealPresence Mobile consentono agli studenti di ascoltare le lezioni da qualunque luogo e su qualunque device, offrendo alla scuola uno sviluppo che non comprendesse confini fisici, riducendo nello stesso momento anche i costi amministrativi e migliorando la produttività dello staff dell’istituto. Nel settore sanitario, invece, si è potuto registrare anche un incremento dell’adozione di strumenti di video collaboration. Le soluzioni di UC permettono ai dottori di connettersi con i pazienti quando non è possibile incontrarli di persona in tempi brevi a causa delle lunghe distanze che si dovrebbero percorrere. Mentre, in fine, all’interno del settore delle PMI le società richiedono soluzioni di telepresenza accessibili e sostenibili che siano sia interoperabili sia semplici da installare. Una soluzione che Polycom può offrire grazie al lavoro con i propri partner di canale che possono creare accordi flessibili, per livelli di servizio, al fine di consentire alle piccole e medie imprese di scalare le proposte di contratto e quindi di ottenere la soluzione perfetta rispetto alle loro esigenze di business.

Per fare questo, però, nei moderni ambienti ibridi di Unified Communication, l’unico modo pratico per permettere al software e ai sistemi di lavorare insieme senza soluzione di continuità pur provenendo da canali differenti è quello di orchestrare l’interoperabilità attraverso un ampio uso di open standard e, dove possibile, con integrazioni native. Quest’anno, Polycom ha introdotto nuove soluzioni di video, voice e content collaboration come la Polycom EagleEye Producer , che è un’innovazione unica nel suo genere tra le telecamere di settore, disponendo di avanzate tecnologie di riconoscimento facciale per creare un’esperienza quanto più possibile naturale nella fruizione del video. Se usato con le soluzioni Polycom RealPresence Group Series e il software Polycom RealPresence Resource Manager, inoltre, questa soluzione offre anche dati di grande rilievo statistico, come il numero di participanti all’inizio della call, alla fine e il tempo totale che ognuno ha dedicato al meeting. Il tutto finalizzato ad aiutare gli amministratori nell’utilizzo della piattaforma. E non finisce qui perchè con la Polycom RoundTabl 100, la società oggi è capace di offrire una nuova serie di soluzioni di video collaboration pensate per l’integrazione con Skype for Business.

Se si pensa poi che una recente ricerca Polycom a livello globale ha rilevato che entro il 2016, la videoconferenza dovrebbe diventare lo strumento di comunicazione preferito dalle aziende di tutto il mondo, più dell’email e delle audioconferenze, si può intuire anche come l’importanza di software di tecnologia video disponibili su tablet e dispositivi mobile sia ormai necessaria alle aziende per assicurare una collaboration face-to-face anche per chi lavora da remoto, continuando a  trasformare, così, il modo in cui i professionisti lavorano e consentendo alle aziende di ottenere i benefici del lavoro da remoto e flessibile per una collaborazione più efficace e meeting più efficienti.