Una nuova analisi Accenture prevede un cambiamento sostanziale nel modo in cui le aziende metteranno a frutto le innovazioni tecnologiche

Lavoratori deskless: tutto il potenziale della digitalizzazione

Una recente indagine Accenture condotta su più di 3.100 manager e professionisti IT di tutto il mondo, ha fatto emergere come gli intervistati ritengano il 33% dell’economia globale già fortemente influenzata dal digitale. Inoltre, l’86% degli intervistati si aspetta, nel corso dei prossimi tre anni, un’accelerazione senza precedenti del ritmo delle innovazioni tecnologiche.

Secondo l’analisi di Accenture, le aziende si sentono spesso sopraffatte dalla velocità di tali cambiamenti tecnologici in atto, sperimentando una sorta di “shock culturale digitale” alla prospettiva di dover sempre competere con la concorrenza. Le aziende possono invece mettere in atto una strategia “people-first”: questo approccio permetterà di creare nuovi modelli di business che mettono a frutto efficacemente le nuove tecnologie per governare attivamente la trasformazione digitale. Un esempio di azienda che ha promosso una cultura aziendale di questo tipo è GE, che grazie al nuovo progetto FastWorks ha potuto creare una forte collaborazione tra dipendenti e clienti. L’iniziativa ha permesso di sviluppare rapidamente soluzioni innovative, che hanno avuto un grande successo in termini di vendite superando le aspettative, proprio perché scaturite dalle esigenze reali dei clienti.

Un altro esempio è quello di Virgin America, l’unica compagnia aerea con sede nella Silicon Valley: l’azienda ha raggiunto un tale livello di collaborazione con i suoi frequentflyers che ne ha ricompensato la fedeltà offrendo loro stock option prima che la società fosse quotata in borsa.

La Technology Vision 2016 di Accenture mette in evidenza i cinque trend tecnologici determinanti per il successo delle aziende nell’era digitale, tutti ispirati al principio “people first”:

  1. Intelligentautomation. Le aziende leader stanno utilizzando sempre di più l’automazione – alimentata da intelligenza artificiale (AI), robotica e realtà aumentata – per modificare radicalmente la propria organizzazione e ottenere un rapporto nuovo e più costruttivo fra persone e macchine. Sono già in corso significativi investimenti in quest’ambito: il 70% degli intervistati riconosce un aumento degli investimenti tecnologici rispetto a due anni fa e il 55% dichiara di avere in programma un utilizzo esteso di machine learning e soluzioni AI integrate, come IPsoft Amelia, azienda americana operante nel campo delle tecnologie di automazione e cognitive.
  2. Liquid workforce. Avvalendosi della tecnologia per far evolvere le proprie persone, le aziende leader creeranno ambienti flessibili in grado di tenere il passo con il cambiamento continuo odierno. Il vantaggio competitivo offerto da una forza lavoro “liquida” è evidente nelle parole degli intervistati: “una forte competenza nelle mansioni specialistiche da svolgere” è solo al quinto posto tra le caratteristiche richieste ai dipendenti per avere una buona performance nell’ambiente di lavoro digitale. Sono invece considerate più importanti altre qualità come “la velocità di apprendimento” o “la capacità di adattarsi a diversi ritmi di lavoro”.
  3. Platform economy. Le aziende leader dei vari settori di mercato hanno compreso appieno le potenzialità, in termini di nuove opportunità di crescita, dei modelli di business basati su piattaforme tecnologiche, che stanno dando vita al più profondo cambiamento dello scenario macroeconomico globale dai tempi della Rivoluzione Industriale. A conferma di questo, l’81% degli intervistati ha dichiarato che entro tre anni i modelli di business basati su piattaforma saranno uno dei pilastri della strategia di crescita delle proprie organizzazioni.
  4. PredictableDisruption. Il rapido emergere degli ecosistemi digitali sta gettando le basi della prossima ondata di innovazione “disruptive”, che sarà in grado di cambiare profondamente interi settori e mercati. Le aziende più lungimiranti e intraprendenti possono ottenere un vantaggio competitivo analizzando e prevedendo come cambieranno gli ecosistemi in cui operano. L’81% degli intervistati, infatti, dichiara di assistere già a un cambiamento in atto in questo senso nel proprio settore.
  5. Digital Trust. Secondo l’83% dei manager e professionisti intervistati, la fiducia è una pietra angolare dell’economia digitale. Per assicurarsi la fiducia di persone e organi di controllo all’interno degli ecosistemi di riferimento in questo nuovo scenario, le aziende devono basare la propria strategia su un etica digitale. Una maggiore sicurezza dei dati da sola non basta.

Di fronte alle grandi opportunità di crescita offerte da un’evoluzione tecnologica senza precedenti, in Italia stiamo riscontrando uno sviluppo a due velocità: da un lato ci sono imprese che stanno investendo in modo significativo nella trasformazione digitale, dall’altro ci sono realtà che hanno appena iniziato ad abbracciare una strategia di cambiamento. Il punto critico è garantire rapidità nell’adozione di strategie digitali – ha dichiarato Alessandro Marin, Senior ManagingDirector, Accenture Technology, Italy, Central Europe, Greece. – Il potenziale di crescita dell’economia digitale del nostro Paese è grande e potrà concretizzarsi non solo se il contesto tecnologico e normativo sarà in linea con le best practice internazionali, ma anche se le organizzazioni ripenseranno i propri modelli di business e le persone acquisiranno rapidamente competenze in linea con il nuovo scenario”.