In Italia le realtà dell’HR Tech sono 103: 53 si occupano di Human Capital Management, 42 di Talent Acquisition, 8 di Talent Management

Future of Work 2020: accelera l'innovazione in ambito HR

Ieri mattina, presso Talent Garden Fondazione Agnelli a Torino, è stato presentato il 2° Osservatorio sull’HR Tech italiano, che ha fatto il punto sull’ecosistema dell’innovazione applicata al mondo delle Risorse Umane. Il report è stato realizzato su iniziativa di In-recruiting, azienda torinese specializzata nelle soluzioni software per il recruiting e la talent acquisition, con il sostegno di Talent Garden, piattaforma leader in Europa per il networking e la formazione nell’ambito dell’innovazione digitale, che con questo progetto rinnova il suo interesse per le tematiche HR, a poco tempo dal lancio del progetto People Club.

A livello globale, l’HR Tech è uno dei grandi trend dell’innovazione. Nel 2018 sono stati investiti dai fondi di Venture Capital più di 4 miliardi di dollari in aziende e startup attive in questo settore.

In Italia le realtà dell’HR Tech sono complessivamente 103. Di queste, 53 si occupano di Human Capital Management (HCM); 42 di Talent Acquisition (TA); 8 di Talent Management (TM).

Dalle video-interviste per chi si candida a una nuova posizione lavorativa agli strumenti di assessment online; dalle piattaforme per l’incrocio di domanda e offerta di lavoro alla gamification applicata alla formazione; dagli applicant tracking system agli algoritmi di intelligenza artificiale; dai software per la gestione di paghe e contributi fino all’employer branding su social network, blog e siti, la trasformazione digitale che sta interessando la funzione delle Risorse umane è sempre più incisiva.

Non a caso, circa il 40% delle aziende dell’ecosistema HR Tech italiano è nata addirittura negli ultimi 2-3 anni; un dato che sale al 55% se si sposta la data di nascita al 2013. Significativo, in questo senso, il trend che riguarda le job board, le “lavagne” digitali che propongono gli annunci di lavoro: delle 14 censite dall’Osservatorio, 7 sono nate dopo il 2013. Il 50% delle aziende analizzate è iscritta al Registro delle Startup innovative.

La rapidità di questa crescita ha generato un impatto diretto sui ricavi e sulla struttura complessiva del settore: il 74% delle imprese nate dopo il 2013, infatti, dichiara di avere meno di 50 clienti.

Allargando l’analisi dei portafogli clienti a tutte le realtà mappate, emerge che il 64% delle aziende dell’HR Tech italiano dichiara un numero di clienti attivi inferiore a 100, anche se il 10,6% (11 imprese) ne dichiara invece un numero compreso tra 1.000 e 5.000: di queste ultime, 4 propongono soluzioni per la gestione del personale e altre 4 di training/formazione.

Resta non facile il rapporto con il mondo del Venture Capital. Sono infatti non più di 20 (il 19% del totale) le aziende che hanno dichiarato di aver raccolto risorse finanziarie da round di investimento. Il 60% di queste aziende, in particolare, ha ammesso di non aver raccolto più di 1 milione €, mentre solo 4 hanno dichiarato di aver superato la barriera dei 20 milioni. E una sola di queste realtà è italiana.

“In Italia l’HR Tech è un settore che deve ancora conseguire la piena maturità – sottolinea Matteo Cocciardo, CEO di In-recruiting e promotore dell’Osservatorio HR Tech. Le potenzialità però sono enormi come testimonia il valore del mercato che supera il valore di 1 miliardo €. L’auspicio è che queste potenzialità possano essere supportate con maggiore forza dagli operatori del Venture Capital e, più in generale, dall’intero ecosistema nazionale dell’innovazione, anche nella prospettiva di generare un impatto diretto positivo sul mondo del lavoro”.

“La competitività delle imprese – dichiara Matteo Sola, People & Culture Manager di Talent Garden – non dipende solo dalla loro capacità di creare un vantaggio competitivo per il business, ma anche dalla rapidità di inserire al suo interno profili competenti, in grado di supportare il processo di trasformazione e di continuo cambiamento del mercato. In questo contesto, il comparto HR grazie alle nuove tecnologie, si sta trasformando rapidamente e nel tempo il ruolo delle società di recruitment specializzate nella selezione di nuovi professionisti 4.0, sarà sempre più fondamentale. Nonostante sia un settore ancora in crescita, i risultati del report, realizzato in collaborazione con In-recruiting, dimostrano il riconoscimento della sempre maggiore strategicità che l’HR Tech avrà sul settore dell’innovazione e il potenziale positivo che questo porterà alle aziende con evidenti vantaggi economici”.