Il progetto sociale entra nel vivo ed è già una sfida vinta

Un percorso imprenditoriale innovativo che guarda al sociale. Nessuna barriera e un solo grande obiettivo: aumentare le opportunità di inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Con questo spirito Nethesis ha stretto un accordo con la Cooperativa Sociale Solidarietà e Servizi per la gestione completa dell’assemblaggio e della logistica dei propri appliance NethSecurity (Firewall UTM) e NethVoice (PBX/Unified Communication) e per la spedizione di tutti i prodotti venduti tramite il proprio portale B2B nethshop.nethesis.it. Si tratta di un’inedita modalità di collaborazione fra le Cooperativa Sociale di tipo B con sede a Busto Arsizio e l’azienda pesarese esperta di soluzioni ICT (information, communication and technology).

Il progetto, partito un anno fa sta dando i primi buoni frutti.

Con cura, pazienza e dedizione 3 persone con disabilità psichica tra i 35 e i 45 anni alternandosi in un part time di 4 ore giornaliere prestano servizio come assemblatori per conto di Nethesis che ha creduto fin da subito nelle loro capacità.

L’intenzione dell’azienda è quella di aprirsi al mondo del sociale, dando lavoro ai soggetti in inserimento terapeutico e a quelli appartenenti alle categorie svantaggiate.

L’attività si svolge nell’ambito del gruppo della Rigenesi: all’interno della sede della Cooperativa i ragazzi lavorano per grandi brand su apparti router dismessi che vengono resettati, ripuliti e restituiti come nuovi. Si inserisce così, nel ramo dell’elettronica, la collaborazione con Nethesis.

Assemblaggi_Nethesis_DSC_0847Le persone impiegate nel progetto– spiega Filippo Oldrini, responsabile area lavoro della Cooperativa Solidarietà e Servizi- sono soci lavoratori assunti a tutti gli effetti. Il nostro scopo è introdurre o reintrodurre persone nel lavoro, non solo come fonte di reddito, ma anche come dimensione costitutiva della persona. Lavorare per Nethesis ci permette di entrare in contatto con un alto livello di professionalità e di innovazione che ci spinge ad accrescere la nostra esperienza, a migliorarci”.

Un lavoro di squadra, manuale, terapeutico. Le attività da portare avanti sono suddivise in tre diverse fasi: la costruzione dei Nethbox, l’assemblaggio delle componenti con il caricamento del sistema operativo, e il confezionamento a cui segue la parte della gestione del magazzino, della logistica e della spedizione.

Stiamo parlando di LAVORO VERO – prosegue Oldrini– che ha una utilità reale per il cliente, che ci chiederà qualità, cura e impegno. VERO perché alle persone che lo svolgono non sono concessi sconti sulla qualità o sulla fatica anche se siamo in un ambiente protetto. Si può sbagliare e riprendere mille volte, ma bisogna finire e finire bene, insieme, quello che si è cominciato”.

Nethesis avvia così ufficialmente una linea di azione nuova per la sua azienda, perseguendo due obiettivi fondamentali: dare risposte alle persone che hanno difficoltà ad entrare nel mercato del lavoro e lanciare un messaggio importante. Business e solidarietà non sono due mondi poi così lontani.

Un progetto iniziato con coraggio e portato avanti con determinazione. Una sfida stimolante per i protagonisti che intraprenderanno un percorso fondamentale per la loro autonomia e quindi per il loro benessere.

Orgoglioso di questa partnership nel nome della solidarietà e artefice del progetto insieme a Filippo Oldrini è Cristian Manoni, CEO di Nethesis.

DSC_0823_ridDa sempre crediamo nel valore sociale delle aziende.  Abbiamo intuito subito che potevamo mettere in piedi una collaborazione valida con i ragazzi della Cooperativa; ci siamo messi al lavoro e in 3 mesi siamo andati a regime. Entrare nel laboratorio e vederli all’opera con passione ci rende orgogliosi e desiderosi di far sempre meglio. Oltre all’ottimo servizio che riceviamo, dobbiamo imparare tanto da loro sul valore e sul significato vero del lavoro. E’ bello contribuire alla valorizzazione del loro talento”.

L’accordo, inizialmente partito solo per l’assemblaggio e spedizione degli appliance Nethesis, ha aperto nuove prospettive e opportunità: “nell’ultimo anno– anticipa Manoni-  i ragazzi hanno gestito ben 1500 spedizioni. Abbiamo deciso di estendere il servizio alla distribuzione di altri brand come Sangoma. Sarà un progetto duraturo e promettente”.

Segno che insieme si può. Si può dare un calcio al pregiudizio e creare lavoro a valore aggiunto. Un’iniziativa win-win dove tutti vincono, giocando insieme la partita più bella. Quella della solidarietà.