I consigli del consorzio Ecolamp per riciclare i prodotti elettrici ed elettronici giunti a fine vita

Lockdown: la raccolta di RAEE e pile crolla del 75%

Anche quest’anno, tra i regali di Natale più desiderati troviamo smartphone di ultima generazione, ebook reader sempre più tecnologici e macchine fotografiche digitali. I patiti di outdoor scarteranno forse una bici elettrica o un hoverboard, mentre gli amanti del beauty avranno chiesto un arricciacapelli, un rasoio o uno spazzolino elettrico. Per i bambini, invece, non potranno mancare sotto l’albero le ultimissime console di gioco, le auto telecomandate, i pupazzi e i bambolotti interattivi. E per gli appassionati di cucina macchine per il caffè, frullatori, barbecue elettrici e tostapane. Sicuramente tutti avranno addobbato casa con qualche luminaria natalizia o decorato l’albero con catene luminose. Questi prodotti, che per funzionare devono essere alimentati da corrente elettrica o da batterie, quando avremo deciso di buttarli rientreranno nella categoria dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE). Ma come si trattano questi speciali rifiuti? E dove dobbiamo buttarli? Il consorzio Ecolamp, specializzato nella raccolta e nel riciclo delle apparecchiature elettriche ed elettroniche giunte a fine vita, fornisce alcuni pratici consigli su come riciclarli.

CENTRI DI RACCOLTA COMUNALI – Dopo aver raccolto i nostri RAEE – e magari anche quelli di amici, parenti o vicini di casa, così da ottimizzare la raccolta – possiamo portarli in una delle oltre 4.000 isole ecologiche comunali diffuse sul territorio nazionale. Qui sono presenti speciali contenitori, ognuno dedicato a una categoria diversa di prodotti, che permettono di avviare i rifiuti elettrici ed elettronici a corretto riciclo.

1CONTRO1 – I RAEE possono essere consegnati anche nei negozi che vendono articoli elettrici ed elettronici, specializzati e non. In questo caso, per ogni rifiuto consegnato, dobbiamo acquistare un nuovo prodotto equivalente. Ad esempio, ogni volta che abbiamo una lampadina esausta o decidiamo di cambiare tastiera per il computer, possiamo portarla in negozio e acquistarne una equivalente.

1CONTRO0 – In questo caso, possiamo portare i nostri RAEE – a patto che non superino i 25 cm di lunghezza – dai rivenditori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche con superficie di vendita superiore a 400 metri quadrati senza alcun obbligo di acquisto.

APPJUNKER & SITO ECOLAMP – Per trovare i centri di raccolta comunali più vicini, possiamo consultare la applicazione gratuita JunkerApp, che ci aiuta a fare la raccolta differenziata in modo semplice ed intuitivo e che riconosce i prodotti con un clic, oppure è disponibile una pratica mappa interattiva sul sito di Ecolamp

Ecolamp nei primi sei mesi del 2018 ha raccolto oltre 1600 tonnellate di RAEE su tutto il territorio nazionale. La porzione più consistente, il 77% di questi rifiuti, è arrivata dalla raccolta differenziata dei privati cittadini che si sono recati alle isole ecologiche servite dal Consorzio. Le materie prime seconde recuperate sono i materiali che possono essere ottenuti grazie al corretto trattamento dei Rifiuti Elettrici ed Elettronici, per essere reinseriti nel ciclo produttivo, secondo i principi alla base dell’Economia Circolare. Nel 2017 Ecolamp ha recuperato oltre il 96% dei materiali derivanti dalle lampadine esauste raccolte e oltre il 92% per gli altri RAEE trattati.

In ogni caso, prima di portare il vecchio smartphone o di rimpiazzare il tablet con l’ultimo modello, accertiamoci che non siano più funzionanti: perché buttarli via quando possiamo cederli a qualcuno che li può ancora riutilizzare?