Hubble è stato il primo telescopio ottico di dimensioni importanti che è stato lanciato in orbita.

Missioni nello spazio: ecco perché Hubble è passato alla storia

Sono passati 31 onoratissimi anni di servizio e quello che è stato definito come lo strumento tecnologico probabilmente di maggiore importanza per poter stabilire, in via approssimativa è chiaro, i confini dell’universo osservabile, sta per andare in pensione.

Stiamo facendo riferimento, come si può intuire dall’approfondimento del blog del casinò online di Betway, a un vero e proprio osservatorio spaziale, anzi chiamatelo ancora telescopio spaziale. Hubble è stato il primo telescopio ottico di dimensioni importanti che è stato lanciato in orbita. Tra le principali attività, oltre a garantire l’osservazione di tutti quei cambiamenti che hanno avuto ad oggetto le nebulose così come l’atmosfera del nostro pianeta, ecco che ha permesso di scoprire una serie di rilevanti informazioni e dati in merito all’universo.

Il passaggio di testimone

Come dicevamo in precedenza, dopo 31 anni è arrivato il momento di andare in pensione, e Hubble ha passato il testimone al nuovo telescopio spaziale Webb. Sul blog L’insider è stata pubblicata un’intervista decisamente interessante per andare alla scoperta della missione spaziale che ha portato in orbita Hubble, grazie all’importante contributo del prof. Steven Hawley.

Per chi non lo sapesse, Hawley ha preso parte alla spedizione in maniera decisamente attiva, dal momento che è stato uno dei membri dell’equipaggio che si sono occupati di lanciare nello spazio Hubble nel corso del 1990. È chiaro che si trattava di un compito oltre che molto complicato, anche decisamente soggetto a incredibili pressioni e responsabilità.

Come è stato messo in evidenza da parte del prof. Hawly, Hubble ha cambiato in tutto e per tutto il modo di intendere l’astronomia, diventando fondamentale sotto tanti aspetti. D’altra parte, a dirlo non è solo un docente di astronomia e di fisica che lavora presso l’Università del Kansas, ma un professionista che ha passato oltre 770 ore nello spazio, prendendo parte alla bellezza di cinque missioni in relazione allo Space Shuttle, che sono state portate a termine nel periodo che va dal 1984 fino al 1999. Le imprese spaziali che sono passate più alla storia a cui ha partecipato? Senza dubbio il lancio del telescopio Hubble nel 1990, senza dimenticare anche tutte le varie missioni che hanno avuto come obiettivo quello di provvedere alla correlata manutenzione dello stesso Hubble.

Cosa cambia con Webb

Facendo un rapido confronto tra i due telescopi spaziali, è facile accorgersi di alcune differenze. In primo luogo, il telescopio spaziale Hubble presenta una lunghezza pari a ben 13,2 metri, potendo contare su un importante diametro da 4.2 metri. Insomma, se immaginate un imponente trattore agricolo che gira nello spazio, quello è Hubble.

Webb, invece, è molto più grande, dal momento che presenta delle dimensioni incredibili: 22×12 metri, ovvero praticamente mezzo Boeing 737. Non a caso, ora si può fregiare del titolo di telescopio spaziale più grande di tutti i tempi. Le dimensioni, però, non sono l’unico aspetto differente tra questi due telescopi spaziali. Nel caso di Hubble, ad esempio, era ben nota la capacità di osservare fino a una distanza pari a 10/15 miliardi di anni luce. Impressionante, vero? Questo dato lascia ancora più basiti, soprattutto confrontandolo con Webb, che permetterà di vedere fino al massimo a 13 miliardi di anni luce.

E dove orbiteranno questi due telescopi spaziali? Webb andrà a orbitare proprio intorno al sole, fino a 1,5 milioni di chilometri rispetto al nostro pianeta. Hubble, invece, ha sempre orbitato intorno al nostro pianeta, fino a 569 chilometri al di sopra rispetto all’atmosfera terrestre. Il prezzo dei due telescopi non è, però, nemmeno comparabile, dato che Hubble è costato 4.7 bilioni di dollari, mentre Webb addirittura 10 bilioni di dollari, più del doppio.