Prism controlla password, tabulati telefonici e le carte di credito.

Qualche giorno fa il quotidiano britannico The Guardian ha riferito il contenuto di un documento segreto del tribunale federale statunitense riguardante la raccolta di dati sensibili dei cittadini. La National Security Agency (NSA) avrebbe raccolto, in violazione della legge della privacy, milioni di tabulati e dati telefonici dagli abbonati Verizon.

Poco dopo l’uscita di questa notizia, che ha lasciato indignati i clienti del famoso fornitore di banda larga americano e di telecomunicazioni, lo scandalo si è allargato ulteriormente.

Sempre secondo il quotidiano britannico, e poi confermato dal Washington Post e da altre testate americane, l’NSA avrebbe a disposizione un programma chiamato Prism che consente di reperire i dati dei server privati della maggior parte delle grandi aziende del mondo della tecnologia, come ad esempio Apple, Microsoft, Google e Facebook. In particolare il software creato riuscirebbe a procurare alla società investigativa statunitense informazioni private degli utenti che accedono ai servizi web messi a disposizione da questi colossi: abitudini, spostamenti, relazioni e molto altro ancora.

 

La fonte che ha fatto scoppiare lo scandalo e ha dichiarato l’esistenza di Prism è un ex dipendente della Cia e ‘contractor’ per l’NSA. Si tratta di del 29enne Edward Snowden che ha voluto in questo modo attaccare Obama, accusato di non aver ridotto le procedure invasive della precedente amministrazione. Al contrario il Presidente Americano avrebbe infatti confermato e rinvigorito la politica intrapresa da Bush dopo l’attentato alle torri gemelle.

 

“Non voglio vivere in una società che fa questo genere di cose. Io non voglio vivere in un mondo in cui tutto quello che faccio e dico è registrato.” Ha dichiarato l’ex dipendente Cia.

“L’NSA ha costruito un’infrastruttura che consente di intercettare quasi tutto. Possono ottenere i vostri messaggi di posta elettronica, le password, i tabulati telefonici e le carte di credito.”