In autunno le scuole inglesi potranno disporre del mini computer della BCC, un incoraggiamento rivolto ai ragazzi per sperimentare e creare all’interno del mondo digitale.

Pronto per il lancio tecnico il mini computer micro:bit della BBC e che in autunno verrà distribuito a tutti i bambini di 7 anni nel Regno Unito.

Simon Segars, CEO ARM: “La tecnologia è ormai parte integrante dell’infanzia, come andare in bicicletta o giocare a pallone ma è necessario incoraggiare il passaggio dall’utente all’innovatore. La BBC e Acorn Computers, la prima azienda creatrice della tecnologia ARM, hanno iniziato a collaborare 35 anni fa per sviluppare il BBC Micro, fonte di ispirazione per gli ingegneri che sono attualmente al lavoro per rendere sempre più connesso il nostro mondo. Il nuovo BBC micro:bit presenta potenzialità anche maggiori perché può indurre ragazzi e ragazze a intraprendere una carriera in campo tecnologico in un’epoca caratterizzata da una domanda senza precedenti di competenze tecniche e scientifiche in tutti i comparti dell’economia globale”.

Geoff Lees, Senior Vice President della divisione Microcontrollers di Freescale Semiconductor: “Internet di domani offre possibilità pressoché illimitate di interazione con il mondo che ci circonda e il nuovo BBC micro:bit, con la sua straordinaria capacità di individuare e misurare sia il movimento che la direzione, nonché di rilevare la localizzazione e l’ambiente circostante, dovrebbe incoraggiare un maggior numero di ragazzi a prendere parte attiva, a sperimentare e creare all’interno del mondo digitale. L’iniziativa “Make it Digital” della BBC è destinata a dare un contributo fondamentale alla fantasia e alla creatività della prossima generazione di innovatori in campo tecnologico e di visionari di domani e questo rientra a pieno titolo nel nostro programma di supporto dell’istruzione ai massimi livelli in campo scientifico, tecnologico, ingegneristico e matematico (STEM)”.

Andy Griffiths, Presidente di Samsung Electronics UK & Ireland: “Noi di Samsung siamo estremamente fieri di aver contribuito alla realizzazione del micro:bit in collaborazione con la BBC. I nostri ingegneri si sono occupati della comunicazione tra il micro:bit e dispositivi digitali di uso quotidiano come telefoni e tablet per consentire ai ragazzi di imparare a programmare dentro e fuori le aule scolastiche. È un ottimo modo per dimostrare le possibilità che offre questa tecnologia e siamo in attesa di vedere l’uso che i ragazzi creativi faranno della codifica; che si tratti di programmare il micro:bit per scattare un “selfie” tramite la macchina fotografica incorporata nel telefono o per farlo lampeggiare quando è in arrivo una telefonata, le possibilità sono infinite”.