Nonostante i dati positivi stimati da Assinform per il 2015 relativi al mercato ICT, il primo trimestre è partito malino. SIRMI evidenzia infatti, nel primo trimestre dell’anno, un calo del -2,2% rispetto all’anno analogo periodo del 2014. Non si evidenzia quindi la ripresa sperata, anche se si consolida il rallentamento del trend negativo. Nel 1Q 2014 si registrava infatti un decremento anno su anno del -4,8%. Il volume totale della Spesa End User si attesta nel trimestre a circa 12,7 miliardi di euro.
Il Mercato IT cala complessivamente del -2,1% e mostra un decremento generalizzato in quasi tutte le sue componenti. La peggiore performance è attribuibile al segmento Hardware, che decresce del -4,5% rispetto al 2014; più contenuto invece il calo del comparto Software, che registra un -1,1% anno su anno. I Servizi di gestione sono l’unica voce che registra un trend positivo (+1,5) grazie allo sviluppo del Cloud Computing, mentre anche i Servizi di sviluppo calano del -3,3%.
Il mercato delle TLC segna un decremento del -2,2%, con la componente del Fisso in maggior sofferenza, -3,2% contro un calo del -1,4% del Mobile.
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Nel 1Q del 2015, il Mercato PC Client registra un decremento dei volumi del -3,8% con quasi 1.820.000 di unità consegnate. Se si considera il trend in termini di fatturato, il calo risulta più marcato (-6,1%).
A sostenere il settore, anche a conferma di una lenta ripresa degli investimenti, soprattutto l’incremento della domanda di Desktop e soprattutto Notebook Professionali che, in termini di unità vendute, crescono rispettivamente del 5,9% e del 7,7%.
Proseguono invece il trend decrescente i Tablet che segnano un calo delle unità vendute del -15% circa. In termini di fatturato, il calo è ancora più consistente e si avvicina al -21%.
Se si analizza la ripartizione del comparto PC Client tra i rispettivi Vendor, si può notare come anche nel trimestre sotto analisi il mercato sia spartito tra pochi player. HP, Samsung, Apple e Lenovo, che detengono quote di mercato a doppia cifra, coprono complessivamente il 65% circa dell’intero settore; se si sommano poi le quote di Asus e Acer, la percentuale totale supera l’82%.
