La pubblica amministrazione e le aziende italiani devono fare il balzo tecnologico per risollevare l’Italia.

Obiettivi tecnologici per il 2021: le priorità aziendali

Il momento di agire è adesso”. Questo è il monto lanciato da Mario Derba – Regional Vice President Systems Sales per il Sud Europa di Oracle – intervenuto al convegno dei Giovani Imprenditori Confindustria recentemente svoltosi a Napoli. Le aziende devono affrontare e cavalcare l’onda rappresentata dalla radicale trasformazione digitale in corso, perché in essa si trovano le leve per la produttività, la competitività e la creazione di nuovi mercati. 

Ci sono dei fatti che sono sotto i nostri occhi e non si possono più ignorare. – ha sostenuto Derba – Da qui al 2020 ci saranno 50 miliardi di dispositivi di ogni genere connessi alla rete; il 90% dell’immenso volume di dati che questa moltiplicazione di connessione produce è stato creato negli ultimi due anni; e ci sono due trasformazioni, il mobile e il cloud computing, che cancelleranno l’IT come la si intendeva una volta. Il 90% dei software di nuova generazione è in cloud. L’87% della popolazione mondiale che oggi ha un contratto di telefonia mobile ha il proprio mondo personale e professionale sul proprio smartphone sincroinizzato in cloud. E’ impensabile affrontare e sfruttare a proprio favore tutto questo facendo leva su applicazioni aziendali che molto spesso hanno più di 20 anni“.

Quella di Derba è una “chiamata alle armi” collettiva. “In questo scenario, le istituzioni hanno la responsabilità di favorire l’evoluzione infrastrutturale, culturale ed educativa; ma noi che rappresentiamo il mondo privato non possiamo più rimandare l’adeguamento tecnologico, anche perchè con il cloud questo è molto più democratico in quanto non sono previste ingenti capitalizzazioni. Oggi la spesa ICT delle imprese rispetto al PIL è due volte e mezzo inferiore alla media europea. E’ un fatto che le aziende di maggiore successo sono aziende che hanno abbracciato la trasformazione digitale, adattandola al proprio business. I giovani imprenditori, che sono cresciuti e che hanno preso in mano le loro imprese in anni in cui il digitale era già parte delle nostre vite, possono esprimere la spinta al cambiamento capace di contagiare il sistema economico del Paese e aiutarlo ad abbracciare l’innovazione”.