Il 44% possiede sia smartphone che tablet e laptop. Questi individui non possono prescindere da internet come metodo di relazione, sia personale sia con i brand

I dati del 2014 sono inequivocabili: la multimedialità in ogni luogo e l’utilizzo di Internet come principale mass media di riferimento è nel pieno della sua fase di sviluppo. A dirlo è Deloitte che ha effettuato una ricerca tra circa 2.200 consumatori italiani con l’obiettivo di rilevare come questi interagiscano con i mezzi di comunicazione, di intrattenimento e di informazione e come potrebbero cambiare in futuro le loro preferenze.

È emerso che il livello di adozione dei dispositivi ha quasi raggiunto la saturazione: l’85% del campione intervistato possiede infatti uno smartphone, mentre il 77% ha un laptop. Il 58% usa invece il tablet, device che nell’ultimo anno ha visto una crescita molto forte: coloro che lo possiedono incidono il 20% in più dell’anno precedente sul totale degli intervistati. Si osserva inoltre che quasi metà del campione, il 44%, possiede tutti e tre i dispositivi multimediali analizzati.

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Pertanto questa categoria di consumatori non può più essere definita un segmento ristretto di appassionati del multimediale, poco rilevante per le imprese che non lavorano in ambito tecnologico. Gli onnivori digitali infatti non solo sono il 44% del campione e in crescita (+ 13% rispetto allo scorso anno), ma appaiono anche equamente distribuiti in termini di genere (46% di donne), e diffusi lungo tutto l’arco delle generazioni: dai maturi di 67 e più anni (uno su quattro di essi possiede sia un tablet, sia un laptop sia uno smartphone), fino ai millenials dai 14 ai 24 anni (52% di appartenenti alla categoria). Il picco tuttavia si raggiunge nella generazione X, ossia quella dai 31 ai 47 anni, i cui appartenenti erano leader anche nel 2013 in questa speciale classifica. I trenta e quarantenni quest’anno annoverano il 54% di onnivori digitali, il 12% in più del 2013.

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Il profilo di questa categoria è quello di persone amanti del multimediale e sempre connesse, che non possono prescindere da internet come metodo di relazione, sia personale sia con i brand. Il 61% degli appartenenti interagisce con i social network una o più volte al giorno e solo 8 su 100 non possiedono un profilo. Per gli onnivori digitali Facebook e i suoi concorrenti sono un metodo per informarsi sui brand in maniera migliore di quanto potrebbero fare sui siti internet classici (70% di risposte positive), ma anche un’opportunità per risolvere i problemi di customer service al posto del telefono oppure del portale ufficiale dell’azienda interessata.

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Naturalmente l’età conta ancora molto nella determinazione dei comportamenti di consumo. Se tra i millenials più giovani (14-24) la TV si accaparra solo il 47% delle ore totali di fruizione di contenuti video come film e serie TV, tra i maturi di 67 e più anni questa percentuale raggiunge l’89%. Gli onnivori digitali tuttavia presentano alcune peculiarità comuni a prescindere dai dati demografici. Come categoria hanno il 24% di possibilità in più rispetto ai non-onnivori di guardare film o serie in streaming e il divario rimane anche considerando la fruizione in qualsiasi modalità, attestandosi al 16%. Solo l’8% degli onnivori infatti ha dichiarato di non aver visto questo tipo di contenuti nell’ultimo anno (in vendita o a noleggio), contro il 24% dei non-onnivori. Anche riguardo ai videogiochi la tendenza è analoga: i possessori di laptop, smartphone e tablet complessivamente hanno l’8% di possibilità in più di essere giocatori assidui e il 9% in più di essere giocatori occasionali.

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