È una scoperta legata all’immaginazione ed imprescindibile dall’approccio digital, dalla continua e sempre interconnessione di dati, cose e/o persone.

Comparto ICT: occorre spingere sugli investimenti in R&S&I

a cura di Angelo Lazzari, Amministratore Delegato di Arc Asset Management

L’innovazione è un cambiamento.

Ma che tipo di cambiamento? Una scoperta

Il tempo meteorologico cambia spesso in una giornata, ma sicuramente non rappresenta un’innovazione. L’innovazione non è nemmeno una scoperta, intesa come qualcosa di nuovo che nasce, d’improvviso, senza nessun collegamento con il passato; qualcosa che per lo più scaturisce casualmente.

L’innovazione è forse una scoperta unita ad un particolare cambiamento, è un mutamento determinato, voluto, cercato, che deve portare ad un miglioramento, ad un progresso, e deve essere anche in grado di essere valutato.
Innovare non significa per forza rompere con il passato, al contrario, deve cercare di migliorarlo e di incrementarlo. Se non genera progresso non è innovazione, ma bensì novità, cambiamento, scoperta…

Ma l’innovazione come si realizza?

Sicuramente ci vuole immaginazione, senza la quale non si riesce ad alimentare la capacità di innovare, bisogna andare oltre l’abitudine ed i luoghi comuni, perché uccidono ogni immaginazione, in quanto ci fanno vedere secondo le loro intenzioni.
Poi è fondamentale innestare nel ciclo produttivo o distributivo – continuamente day by day – le nuove metodologie, le soluzioni, le novità, all’ attività tradizionale.

Cosa c’è di più antico e semplice di leggere un libro?

Amazon applicando le potenzialità offerte dall’innovazione digital a un mercato tradizionale è diventata una delle più grandi aziende. Questo è un esempio di innovazione: un passato che continua nel futuro migliorandolo, senza essere intrappolati nel passato stesso e che lo trascende. Bisogna avere la forza di rompere con le nostre abitudini, di fare previsioni e analisi libere dal passato: come diceva Nietzsche, “il peggior modo per ripagare il maestro è rimanere allievo”.

Oggi l’innovazione è imprescindibile dall’approccio digital, dalla continua e sempre interconnessione di dati, cose e/o persone. La conseguenza di questo è che il progresso può e deve avvenire attraverso l’intelligenza collettiva. I servizi o i prodotti non possono essere realizzati dall’individuo, come è avvenuto in passato, oggi il singolo può far crescere la specie umana, attraverso lo scambio di competenze passando dall’intelligenza singola a quella collettiva, e il mondo digital ora rende questo sempre più possibile e necessario.

L’innovazione è come una torcia che accende altri fiammiferi, senza però che lei perda la propria fiamma e si consumi per loro.
L’innovazione porta a una crescita e si riproduce, ha rendimenti senza crescenti, ma ciò è possibile grazie allo scambio tra gli individui. Pensando al mondo digital non posso che immaginare un futuro in progresso.