Google Cloud annuncia la disponibilità generale di Immersive Stream for XR, un servizio che consente di ospitare, renderizzare e offrire esperienze interattive 3D e AR utilizzando la potenza del cloud.

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È ufficiale: Google Cloud rende disponibile l’Immersive Stream for XR e annuncia nuove funzionalità e casi d’uso per Immersive Connections. Scopriamo insieme le novità.

Conosciamo l’Immersive Stream for XR

Lo scorso anno, in occasione di Google I/O, Google Cloud ha annunciato l’anteprima di Immersive Stream for XR, che sfrutta le GPU di Google Cloud per ospitare, renderizzare e offrire esperienze fotorealistiche di alta qualità su qualsiasi dispositivo mobile e, da oggi il servizio è generalmente disponibile per i clienti di Google Cloud.

Con Immersive Stream for XR, gli utenti non hanno bisogno di un hardware potente o di un’applicazione speciale per immergersi in un mondo 3D o di AR; possono invece cliccare su un link o scansionare un codice QR ed essere immediatamente trasportati in una realtà estesa. Google Maps lo sta utilizzando per alimentare la funzione “immersive view”, mentre i brand del settore automobilistico e del retail stanno migliorando le esperienze di acquisto mobile per i consumatori, dalla configurazione virtuale di un nuovo veicolo alla visualizzazione di nuovi elettrodomestici in casa.

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Le novità introdotte con la disponibilità generale

Con quest’ultimo traguardo, Immersive Stream for XR supporta i contenuti sviluppati in Unreal Engine 5.0. Inoltre, è stata inserita anche la possibilità di renderizzare i contenuti in modalità landscape, aggiungendo così il supporto per i dispositivi tablet e desktop. Grazie a questa nuova funzione e all’abilità di renderizzare su schermi più grandi, gli utenti possono ora creare interazioni e interfacce utente sofisticate, per applicazioni immersive più complete. Infine, è ora possibile incorporare i contenuti di Immersive Stream for XR nel proprio sito web utilizzando un HTML iframe, per consentire agli utenti di accedere alle applicazioni immersive senza lasciare il proprio dominio.

Come i clienti utilizzano Immersive Stream for XR

Un tipo di esperienza comune che i clienti desiderano creare è uno spazio in cui gli utenti possano muoversi e interagire con gli oggetti. Ad esempio, i rivenditori di articoli per la casa possono permettere agli acquirenti di personalizzare gli elettrodomestici o i mobili all’interno di render della propria casa reale; le aziende di viaggi e ospitalità possono fornire tour virtuali di una camera d’albergo o di uno spazio per eventi e i musei possono offrire esperienze virtuali in cui gli utenti possono camminare e interagire con le opere esposte. Per aiutare i clienti a creare queste esperienze più rapidamente, Google Cloud ha collaborato con Google Partner Innovation per creare un template degli spazi, il primo di una serie di template sviluppati con uno stretto coinvolgimento dei clienti nell’ambito del PI Early Access Program. Il template standardizza le interazioni comuni a questi scenari, come il movimento dell’utente e l’interazione con gli oggetti.

Le applicazioni nel retail

Aosom, un retailer di articoli per la casa e il giardino, ha recentemente utilizzato questo modello per lanciare un’esperienza che consente agli utenti di posizionare articoli di arredamento in un salotto virtuale o nel proprio spazio utilizzando la realtà aumentata (AR). Gli utenti hanno la possibilità di personalizzare il colore e le caratteristiche dell’articolo, per poi aggiungere i prodotti al carrello una volta soddisfatti.

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Ideale per il settore automobilistico

Immersive Stream for XR si è rivelato particolarmente vantaggioso anche per le case automobilistiche, che ora possono consentire ai potenziali acquirenti di ricercare e personalizzare i nuovi veicoli con dettagli fotorealistici, e visualizzarli nel proprio vialetto di casa. Recentemente, Kia Germania ha sfruttato questa tecnologia per promuovere la Kia Sportage, uno dei suoi veicoli più venduti. L’esperienza virtuale è stata resa accessibile tramite un codice QR sul sito web di Kia.

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Visitare le meraviglie del mondo senza muoversi da casa

Infine, con l’aggiunta di Unreal Engine 5.0 e il supporto per mondi più grandi e realistici, gli utenti hanno la possibilità di esplorare attrazioni storiche lontane senza lasciare la propria casa. Ad esempio, Virtual Worlds utilizza tecniche di fotogrammetria per immortalare i siti storici, rifinirli con un team di designer e quindi creare esperienze interattive. Per via dei dettagli visivi implicati, storicamente queste esperienze richiedevano costose workstation con GPU in grado di eseguire il rendering, e questo limitava la loro disponibilità alle mostre fisiche. Utilizzando le nuove funzionalità Nanite e Luman di Unreal 5.0, il team ha creato un tour didattico della Grande Sfinge di Giza e lo ha reso accessibile a chiunque utilizzando Immersive Stream for XR.

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