Dal momento che l’ICT ha un effetto moltiplicatore sui redditi e sulla crescita, i paesi e le persone che non sono connessi rimangono indietro.

[section_title title=ICT: il paradosso dell’impatto sulla crescita e la diseguaglianza – Parte 2]

Il quadro è comunque meno uniforme se si guarda all’impatto dell’ICT sulla disuguaglianza di reddito. A livello globale, i più recenti dati World Bank mostrano che la disuguaglianza di reddito (la distribuzione del reddito fra tutti gli abitanti del pianeta) è in declino. Le analisi più recenti mostrano che la disuguaglianza globale di reddito è scesa costantemente, da un coefficiente Gini del 72,2 nel 1988 ad un 70,5 nel 2008, e la diminuzione è attribuita all’ampia crescita complessiva dei redditi della mediana globale (intorno al cinquantesimo percentile) della popolazione.

In ogni caso, la diminuzione della disuguaglianza di reddito a livello globale nasconde l’aumento della disuguaglianza di reddito che si osserva all’interno dei singoli paesi. La disuguaglianza di reddito interna sembra in crescita in molti paesi (sviluppati ed in via di sviluppo) ed una analisi del Fondo Monetario Internazionale suggersi che il progresso tecnologico, misurato come il valore delle azioni delle società ICT, ha un impatto statisticamente significativo sulla diseguaglianza. Le evidenze disponibili presentano un paradosso, in quanto le tecnologie dell’informazione e della comunicazione stimolano la crescita economica e diminuiscono la disuguaglianza globale, ma allo stesso tempo contribuiscono all’incremento della disuguaglianza all’interno dei singoli paesi.

Questo paradosso si presenta in un momento in cui i benefici delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione devono ancora dispiegarsi pienamente nei confronti della popolazione a basso reddito. Ad esempio, gli effetti di rete e le esternalità che moltiplicano gli impatti dell’ICT richiedono che sia superata una soglia minima di adozione prima di iniziare a materializzarsi. Un’analisi evidenzia che una crescita del 10% dell’infrastruttura di telecomunicazioni ha un impatto positivo pari al 2,8% sul PIL, ma solo se si è prima raggiunta una soglia minima di “densità”.

In questo caso, la soglia è fissata al 24% della popolazione raggiunta dall’infrastruttura. In altre parole, i paesi sperimenteranno pienamente l’impatto sulla crescita dovuto all’ICT solo se la penetrazione supera quel livello. In modo simile, una analisi del 2009 aveva determinate che ritorni crescenti sull’investimento in broadband si verificano quando si raggiunge una massa critica di penetrazione – superiore al 20% (più di 20 persone su 100 hanno sottoscritto il servizio). Un maggiore accesso e adozione delle tecnologie ICT nei gruppi a basso reddito accelererà ulteriormente la crescita del reddito alla base della piramide economica.

Per contrastare la disparità nell’utilizzo dell’ICT fra classi a basso ed alto reddito, le azioni immediate si devono concentrare su chiudere il gap di adozione/penetrazione dell’ICT. Per assicurarsi che i benefici raggiungano la popolazione a basso reddito, si deve fare di più per aumentare la disponibilità e l’adozione di connessioni broadband, in particolare attuando policy che ottengano accesso universale, consentano a più persone di potersi economicamente permettere i costi necessari, migliorino le competenze digitali e chiudano il gap di genere. Queste policy includono:

  1. Concentrare risorse pubbliche e incentive per costruire reti di accesso Internet in banda larga nelle comunità periferiche e non sufficientemente servite
  2. Connettere le scuole e le biblioteche a un servizio Internet in banda larga e assicurarsi che le scuole abbiano ampia connettività
  3. Eliminare la tassazione eccessiva su device e accessi, prendendo in considerazione sussidi mirati per determinate fasce di popolazione
  4. 4)  Sviluppare solidi percorsi formativi e programmi dedicati all’ICT
  5. 5)  Impegnarsi per ridurre il gap di genere nel settore ICT.

I dati contenuti nel Global Information Technology Report di quest’anno non lasciano dubbi sul fatto che l’adozione e l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione abbiano un effetto positivo sul reddito e sulla crescita nelle popolazioni e nei paesi a più basso reddito. Comunque, la sfida per accelerare l’adozione dell’ICT in particolare nei gruppi a basso reddito rimane aperta. Combinare l’impatto positivo dell’ICT sulla crescita economica con interventi mirati che abbiano l’obiettivo di alleviare la povertà migliorerà il benessere dei cittadini ovunque essi vivano, ma specialmente di quelli che si trovano in assoluta povertà, alla base della piramide economica.