Amazon Web Services, Microsoft e VMware hanno iniziato ad attingere dalla connettività carrier-grade per la realizzazione di soluzioni cloud private ed ibride private/pubbliche basate sulla rete

A cura di Stefano Nicastro, Solution Design Director della divisione Network Services di Colt

Il termine ‘big data’ è apparso un po’ come una “buzzword” qualche anno fa, tra gli esperti di settore che condividevano le loro visioni su come la crescita esplosiva dei dati avrebbe potuto trasformare il modo in cui le aziende stabiliscono relazioni con i loro clienti, sviluppano prodotti e generano maggiori ricavi.

L’iniziale battage pubblicitario sta rallentando e le organizzazioni dei diversi settori – servizi finanziari, retail e manufacturing, per esempio – hanno iniziato a raccogliere dati, strutturati e non, utilizzando una moltitudine di fonti, analizzandoli quasi in tempo reale.

Trasformare i dati in un vantaggio competitivo

Con milioni di dati in loro possesso, le aziende sono in grado di andare più a fondo nella comprensione delle loro azioni rispetto a quanto sia mai accaduto nel passato, e di prendere decisioni più veloci per mantenere posizioni di vantaggio sul mercato. Sapendo che molti di noi utilizzano i dispositivi mobili per avere sotto controllo i propri movimenti finanziari, sempre più banche si stanno dotando della possibilità di rivolgersi ai loro clienti con nuovi prodotti e servizi utilizzando applicazioni mobili ed i social networks.

La quantità di dati che le banche accumulano con il loro approccio multicanale apre la porta ad un migliore coinvolgimento dei loro clienti, aumentandone la  fedeltà e, quindi, migliorando i profitti.

Portare i big data sul cloud

Analizzare gli enormi volumi di dati quasi in tempo reale richiederebbe considerevoli investimenti da parte delle organizzazioni, soprattutto per il verificarsi di picchi e avvallamenti nel flusso dei dati. I retailer sono soliti ricevere un grande volume di dati durante i periodi di vendita, come nel periodo successivo il Natale, quando essere in grado di rivolgersi alla giusta clientela con la giusta offerta è importantissimo data la feroce competizione. Spesso non è fattibile sostenere gli elevati costi in hardware e software per garantire la scalabilità necessaria a far fronte a questi carichi extra. Le aziende richiedono soluzioni flessibili che offrano loro maggiore capacità di effettuare raccolta e analisi dei dati quando serve, sulla base del paradigma pay-as-you-consume. Che è la ragione per cui, mentre continua la proliferazione di tecnologie per i big data, sempre più aziende muovono i loro servizi e le loro applicazioni “data-intensive” sul Cloud.

Il nostro recente studio Tech Deficit ha riscontrato che l’adozione di Infrastructure-as-a-Service e Software-as-as-Service è pronta a crescere di oltre il 50% nei prossimi due anni in Europa. I retailer (46%) e le organizzazioni di servizi professionali (42%) in particolare considerano, al momento, la transizione verso i servizi cloud una priorità per assicurarsi che il loro business sia più reattivo ai cambiamenti. A dimostrazione dell’impatto significativo che il cloud computing e i servizi basati sull’IT dovrebbero avere sulle future performance del business, più di 8 aziende leader su 10 aspirano ad ottenere migliori insight riguardo i loro clienti (85%) e, di conseguenza, essere in grado di servirli più efficacemente (91%).

I data centre sotto pressione

La crescita del cloud computing e dei big data va di pari passo, e questa combinazione sta generando sempre più traffico tra i data centre. Si stima che entro il 2018, i servizi e le applicazioni basati sul cloud genereranno il 76% degli 8.6 zettabyte mondiali di traffico dei data centre. Per intenderci, 8.6 ZB equivalgono a circa 9 miliardi di ore di contenuto HD in streaming online.

Man mano che sempre più aziende si rendono conto dei benefici che l’analisi dei dati può portare loro e di come diventi più forte la loro dipendenza dalle applicazioni basate su cloud che impiegano o sviluppano big data, l’utilizzo di Internet pubblico per accedere ai servizi cloud diventa una scelta sempre meno percorribile, e le preoccupazioni più comuni per le aziende includono lo scarso controllo sulla connettività, la larghezza di banda e la sicurezza.

Una connessione lenta e inaffidabile potrebbe avere conseguenze disastrose per un retailer che, ad esempio, porti avanti una speciale promozione rivolta ad un mercato di milioni di potenziali acquirenti. Oppure, il danno reputazionale per una banca che perda grandi quantità di dati sensibili dei clienti a causa di una connessione compromessa, potrebbe essere irreparabile.

Quindi come possono i Cloud provider assicurare che non ci saranno colli di bottiglia o minacce alla sicurezza tra le loro piattaforme cloud nei diversi data centre, e ridurre la barriera di ingresso perché le aziende migrino i loro servizi data-intensive e le loro applicazioni sul cloud?

Introdurre il carrier Ethernet

Riconoscendo i limiti dell’Internet pubblico, i fornitori di servizi cloud come Amazon Web Services, Microsoft e VMware hanno iniziato ad attingere dalla connettività carrier-grade per la realizzazione di soluzioni cloud private ed ibride private/pubbliche basate sulla rete. Il carrier Ethernet, con una larghezza di banda a multipli di 10 Gbps o 100 Gbps, sta emergendo come la tecnologia dominante per consentire la replica senza soluzione di continuità di enormi volumi di dati tra i diversi data center in tempo reale.

I più recenti servizi carrier Ethernet consentono alle organizzazioni di realizzare la maggior parte dei servizi cloud con la stessa fiducia che avrebbero utilizzando connessioni di rete private come Ethernet o IP-VPN – rimuovendo interamente le preoccupazioni riguardo larghezza di banda, affidabilità e sicurezza.

Dal momento che le aziende nei settori che utilizzano massicciamente i dati sembrano trarre benefici dalle applicazioni “big data” basate sul cloud, è cruciale che i fornitori di servizi cloud di qualunque dimensione facciano della sicurezza, della performance e dell’affidabilità delle loro infrastrutture cloud una loro priorità. Essi devono garantire che le loro piattaforme siano equipaggiate con una connettività resiliente e robusta.

Questo permetterà a più organizzazioni europee di acquisire e analizzare con confidenzialità i dati essenziali per il business utilizzando servizi cloud, di trasformare le modalità di coinvolgimento dei clienti, sviluppare nuovi prodotti e servizi, e ottenere maggiori entrate.