Il funambolo Andrea Loreni spiega come fare

Il funambolismo e la meditazione Zen di Andrea Loreni entrano in azienda e così lui, l’unico funambolo italiano specializzato in camminate su cavo d’acciaio a grandi altezze, racconta a manager, dirigenti, commessi e impiegati come poter lavorare bene sotto pressione.

Si tratta di speech teorici; di pranzi informali o di laboratori esperienziali, quasi sempre condotti in collaborazione con formatori professionisti, proposti alle aziende con un unico grande obiettivo: migliorare le prestazioni.

Tanti i temi trattati, poi declinati in base alle esigenze specifiche dei partecipanti e dei committenti: affrontare il cambiamento, gestire la paura, cercare la concentrazione e lavorare sotto pressione, sempre nella ricerca costante del benessere personale e dell’armonia della squadra.

Il funambolismo racchiude simbolicamente tutto questo”, spiega Andrea Loreni, che da dieci anni cammina su cavi di acciaio tesi a grandi altezze, e da dieci anni pratica la meditazione Zen, approfondita partendo proprio dall’intuizione dell’assoluto avuta camminando a grandi altezze. “Nelle traversate del funambolo ad ogni passo cambia tutto; l’equilibrio, quello che si vede, come si sta, quello che si ha avanti e quanto lasciato dietro. Sul cavo si accoglie la paura, senza cercare di padroneggiarla altrimenti sarebbe una guerra persa in partenza; la si rende punto di forza. Sul cavo si gioca con il disequilibrio, cercando di danzare con lui fino ad arrivare in fondo. Ma soprattutto sul cavo il funambolo sta bene, in armonia con il tutto”.

Esperienze di camminata sul cavo basso, di visualizzazione e di meditazione proposte dal funambolo filosofo, per sperimentare come determinati atteggiamenti, sia fisici che mentali, possano cambiare la predisposizione e la modalità di approccio al lavoro, all’eventuale problema e anche alle relazioni. Essere più presenti e consapevoli facilita senz’altro la comprensione di ogni criticità e della sua risoluzione, il raggiungimento dell’obiettivo e la qualità del lavoro e delle collaborazioni.

I moduli di formazione aziendale sono già stati testati da grandi gruppi quali Benetton, Angelini Farmaceutica, Italcamp e Findomestic, realizzati tra Roma, Millano e Torino, e molto presto si apriranno anche al mondo dello sport, dove il respiro, la meditazione e il funambolismo potranno essere uno strumento utile agli atleti per migliorare le prestazioni sportive e i risultati.

 

 

Andrea Loreni

Nato nel 1975 a Torino, laureato in filosofia teoretica con Giuseppe Riconda all’università di Torino. Nel 1997 inizia a fare teatro di strada. Dal 2006 si dedica alle camminate su cavo a grandi altezze. L’intuizione dell’assoluto avuta camminando a grandi altezze lo avvicina alla pratica della meditazione Zen, che approfondisce sotto la guida di Shodo Harada Roshi al tempio Sogen-ji a Okayama, in Giappone.

Nel 2011 Andrea ha stabilito il record italiano nei cieli di Pennabilli, in Romagna, percorrendo 250 metri a 90 di altezza tra i colli di Penna e Billi; mentre a Rocca Sbarua, in provincia di Torino, ha passeggiato a 160 metri da terra.

Speaker per: Università di Milano-BicoccaTeD x Lecce sul Coraggio; TeD x Bocconi sulle Percezioni, TedxSant’Anna School di Pisa; Eni Petroli sul Rischio; Festival Le parole della montagna sulla Vertigine; Pending Culture, Le murate PAC, Firenze, sulla Sospensione. Ospite di diverse trasmissioni televisive, tra cui Vertigo gli abissi dell’anima e Super Quark Speciale Equilibrio, protagonista del video musicale di Niccolò Fabi per la canzone Solo un uomo. Funambolo su cavo infuocato nella scena finale del film di Matteo Garrone, il Racconto dei Racconti.

Andrea ha camminato sopra l’acqua o immerso nel verde delle montagne, per il cinema e la televisione, in piano e in pendenza, in silenzio o accompagnato da suoni che hanno vibrato insieme alla corda. Ha percorso chilometri su un cavo teso nei cieli di numerose città italiane, tra cui Torino, Bologna, Roma, Venezia, Firenze, Genova, Brescia, Trieste, e all’estero camminando nei cieli della Svizzera, della Serbia, in Israele e lo scorso agosto sopra il lago del Tempio di Sogen-ji in Giappone.