L’inserimento di un singolo dipendente nocivo in un team di venti persone costa circa 12.800 dollari, mentre l’assunzione di un dipendente corretto costa all’azienda in media 4.000 dollari.

I “dipendenti nocivi” possono avere un impatto negativo rilevante sia economico sia culturale sulle aziende che commettono l’errore di assumerli. Toxic Employees in the Workplaceil nuovo rapporto di Cornerstone OnDemand rileva che, in aggiunta ai costi diretti, i dipendenti scorretti provocano al datore di lavoro anche una serie di costi indiretti.  Inoltre, lo studio indica che i lavoratori validi hanno il 54% di probabilità in più di licenziarsi quando lavorano insieme con un collega scorretto. Aumentando questa probabilità, i dipendenti scorretti sono responsabili di un aumento dei costi di sostituzione. L’inserimento di un singolo dipendente nocivo in un team di venti persone costa circa 12.800 dollari, mentre l’assunzione di un dipendente corretto costa all’azienda in media 4.000 dollari.

Utilizzando un insieme di dati di circa 63.000 dipendenti per un totale di circa 250.000 osservazioni, Cornerstone OnDemand ha identificato le persone il cui rapporto di lavoro si era interrotto a causa di comportamenti negativi. In questa categoria rientrano comportamenti quali la cattiva condotta, la violenza sul posto di lavoro, l’uso di alcol o sostanze stupefacenti, le molestie sessuali, la falsificazione di documenti, la truffa e altre violazioni delle policy aziendali. Dal 3 al 5% del campione rispondeva ai criteri di licenziamento per comportamenti scorretti.

Pertanto, la capacità di identificare i candidati che mostrano un’alta probabilità di comportamenti negativi prima che provochino danni è estremamente importante. Il report descrive alcuni segnali d’allarme da tenere in considerazione.

  • Gli individui che autoproclamano la propria totale adesione alle regole mostrano una probabilità del 33% più alta di essere dipendenti scorretti. Ciò rafforza la necessità di porre domande “trabocchetto” in sede di colloquio.
  • I candidati eccessivamente fiduciosi nelle proprie competenze tecniche mostrano una probabilità del 43% più alta di adottare comportamenti scorretti.
  • Bassa partecipazione e affidabilità, oltre che modesto orientamento ai bisogni del cliente, sono fattori predisponenti a comportamenti scorretti.

Le persone sono la risorsa più preziosa di un’azienda e riuscire a trattenere le più brillanti è un fattore critico di successo a lungo termine per qualsiasi organizzazione – commenta Adam Miller, fondatore e CEO di Cornerstone OnDemandAl tempo stesso è bene evitare scelte sbagliate perché a rischio è il futuro dell’azienda”.