Circa il 9% delle persone con accesso alla banda larga negli Stati Uniti hanno in programma l’acquisto di uno smartwatch nel 2015

La domanda di smartwatch e fitness tracker continua a crescere. L’interesse all’acquisto di questi dispositivi è cresciuto di circa il 150% dall’anno scorso. Per quanto riguarda misuratori e bracciali fitness, la domanda è cresciuta del 880%.

Il 2015 è stato senz’altro un anno decisivo, innanzitutto per il lancio dell’Apple Watch, una tecnologia con la quale Apple ha tentato di ripetere il successo di iPhone e iPad. Se il successo è stato solo in parte confermato, stando ai numeri forniti dall’americana Idc sull’andamento delle vendite dell’iWatch nel primo trimestre dopo l’inizio della commercializzazione, l’ingresso di Apple nel segmento wearable ha dato certamente complessivamente impulso al settore. Secondo una ricerca di Parks Associates circa il 9% delle persone con accesso alla banda larga negli Stati Uniti hanno in programma l’acquisto di uno smartwatch nel 2015. In questo stesso periodo, l’anno scorso, gli smartwatch erano considerati poco più di una novità tecnologica.

Stando alle stime Idc sulle consegne complessive di smartwatch e dispositivi da polso per fitness, sono state 18 milioni le unità consegnate tra aprile e giugno del 2015. Fitbit è il leader del mercato degli indossabili  (4,4 milioni di unità consegnate), seguito da Apple (3,27 milioni). Xiaomi e Garmin guadagnano quote di mercato e prevalgono sulla coreana Samsung, che ha da poco presentato all’Ifa di Berlino l’evoluzione del suo orologio smart, il Samsung Gear 2.

Quasi un terzo della domanda complessiva di smartwatch viene generata da dispositivi Samsung. Il marchio sud-coreano è certamente il più richiesto dai consumatori. Seguono Sony (14%) e LG (12%). Tra i bracciali fitness più popolari tra i consumatori troviamo i marchi Jawbone (38%), Fitbit (30%) e Garmin (10%).